Prato, preso il ladro seriale che spaccava le vetrine dei negozi
In manette un uomo di 47 anni originario di Pescia: gli contestano almeno 8 furti. E’ stato fermato da un poliziotto libero dal servizio dopo l’ultimo colpo a Galciana
PRATO. C’era un uomo di 47 anni, originario di Pescia, ora senza fissa dimora, dietro ad almeno otto tra spaccate e furti in abitazione commessi a Prato dal marzo dell’anno scorso fino all’11 dicembre di quest’anno, quando è stato arrestato dalla polizia dopo l’ennesima “spaccata”, stavolta ai danni della pasticceria Vella di via Alfani. Il gip ha applicato la custodia cautelare in carcere e oggi, 16 dicembre, la Procura spiega che all’uomo vengono addebitati complessivamente otto furti nell’ultimo anno e mezzo.
Il 7 marzo 2024 è stato arrestati con l’accusa di aver fatto un furto in abitazione in via Bologna; il 30 marzo, insieme a complici rimasti ignoti, ha compiuto un altro furto in abitazione in via Pistoiese, utilizzando poi le carte di credito rubate nella casa per fare acquisti; il 2 dicembre 2024 è stato denunciato per ricettazione insieme a un nordafricano perché fu trovato in possesso di due personal computer rubati in una pizzeria di via Andrea Costa e in un negozio di parrucchiere in via Pasubio, anche qui dopo aver spaccato la vetrina con un tombino; il 27 dicembre dello stesso anno fu riconosciuto come l’autore di una spaccata ai danni di un negozio di fiori in via Pistoiese. Poi un lungo intervallo fino al 5 novembre di quest’anno, quando ha sfondato la vetrina del Botteghino di via Cairoli lasciando tracce di sangue; il 26 novembre gli è stata addebitata un’altra spaccata ai danni di un negozio di via Venezia; il 29 novembre ha spaccato col solito tombino la vetrina di una pizzeria in via Respighi. E infine, come detto, la serie si è interrotta l’11 dicembre, quando è stato fermato davanti alla pasticceria di via Alfani da un poliziotto libero dal servizio ed è finito in manette dopo aver opposto resistenza. In questo caso gli contestano anche la rapina aggravata e la resistenza a pubblico ufficiale.
