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Prato, sedicenne preso a calci in testa davanti al Datini

Prato, sedicenne preso a calci in testa davanti al Datini<br type="_moz" />

È stato accerchiato da un gruppo di coetanei. Il presidente della Provincia: «Aumentiamo la sorveglianza»

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PRATO. Un ragazzo  di 16 anni è stato picchiato lunedì pomeriggio da un gruppetto di cinque o sei coetanei in via di Reggiana, davanti all’ingresso dell’Istituto Datini.

In un video ripreso da un passante si vedono gli aggressori che prendono a calci in testa il ragazzo dopo che questo è caduto a terra.

È successo intorno alle 16 sotto gli occhi di numerosi testimoni, che hanno chiamato il 118 e le forze dell’ordine. Sul posto è arrivata una volante della polizia, mentre un’ambulanza soccorreva il giovane, che poi è stato portato in codice giallo all’ospedale Santo Stefano, dove gli è stato riscontrato un trauma cranico.

«Quanto è accaduto è agghiacciante e inaccettabile. – dice il presidente Calamai- Desidero innanzitutto esprimere la solidarietà delle istituzioni, che rappresento, al ragazzo aggredito e alla sua famiglia. Ciò ci interroga con forza sul tema della sicurezza e soprattutto sull’importanza della prevenzione di comportamenti di bullismo e prevaricazione tra i giovani. Come Provincia siamo presenti ai poli scolastici di Reggiana e via Galcianese attraverso il servizio dei volontari delle associazioni delle forze dell’ordine in congedo. Il servizio è partito a inizio ottobre ma è chiaro che dobbiamo fare ancora di più integrando la sorveglianza con progetti di sensibilizzazione e formazione dei ragazzi in collaborazione con le scuole. L’episodio è stato denunciato alle forze dell’ordine e contiamo che a breve siano individuati i responsabili». Anche la preside dell’istituto scolastico “Francesco Datini”, Francesca Zannoni, che si trova a pochi passi dal luogo dell’aggressione si dice profondamente colpita da quanto accaduto: «Esprimiamo la solidarietà della scuola al ragazzo aggredito e confidiamo che l’attività d’indagine condotta dalle forze dell’ordine, con le quali stiamo collaborando attivamente, consenta d’individuare quanto prima i responsabili di questo inaccettabile attacco ad un giovane inerme. Una nostra insegnate infatti ieri, all’uscita da scuola, ha assistito da lontano all’aggressione ed è intervenuta sul posto per prestare aiuto al ragazzo, allertando i soccorsi». 

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