Cecina, tenta di uccidere con le forbici il collega che non lo ha salutato – Chi è il 22enne fermato
Choc in vigna al Paratino, fermato un ventiduenne: è in cella. L’agricoltore colpito da dietro alla schiena
CECINA. È stato fermato per tentato omicidio dopo che, a causa di un mancato saluto, avrebbe aggredito un collega di lavoro in vigna con delle forbici da potatura. Choc in località “Paratino”, a Cecina, dove nelle scorse settimane il ventiduenne marocchino Mohammed El Beioui, difeso dall’avvocata livornese Barbara Luceri, è stato fermato dalla polizia di Stato e portato in carcere alle Sughere in regime di custodia cautelare.
Gli agenti del commissariato di corso Giacomo Matteotti, dopo l’allarme giunto al 112, lo hanno bloccato nelle vicinanze dell’area verde, dopo che si era consumata la presunta aggressione.
Cosa sappiamo
El Beioui, secondo una prima ricostruzione, si sarebbe messo a litigare con il collega – anch’egli di origine straniera – mentre aveva fra le mani delle forbici da potatura lunghe 19 centimetri, di cui cinque di lama. Entrambi, in quel momento, stavano lavorando nel vigneto. Un mancato saluto, sempre stando a quanto appurato nell’immediatezza dei fatti, sarebbe alla base della folle aggressione, che alla vittima ha comportato lesioni importanti.
L’uomo finito in manette, infatti, avrebbe colpito l’agricoltore alla schiena, dietro la scapola sinistra, provocandogli – si legge nell’ordinanza di convalida del fermo – una fuoriuscita di sostanza ematica. Cagionandogli anche lesioni personali consistite in una «ferita penetrante al torace», da cui è derivata una malattia giudicata guaribile in 21 giorni. Secondo l’accusa la vittima, originaria del Nord Africa, si sarebbe salvata solo perché in suo soccorso sarebbe intervenuta una terza persona, anche lei straniera.
La stessa che poi ha avvertito il 112, consentendo l’intervento di un’ambulanza e il trasporto immediato all’ospedale di Cecina, dove il contadino ferito verrà per fortuna operato con successo.
I sequestri
Oltre alle forbici da potatura in oggetto gli investigatori del commissariato della polizia di Stato di Cecina, coordinati dalla procura labronica, hanno sequestrata un’altra arma quasi identica a quella che sarebbe stata utilizzata, oltre a un coltello da cucina lungo 18,8 centimetri (di cui nove di lama) e un taglierino di 15,5 centimetri di lunghezza, di cui 2,7 di lama. Per questo El Beioui è stato anche denunciato per il reato di porto abusivo di oggetti atti a offendere.
