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Ambulanza multata in Ztl a Prato durante un soccorso: respinto il ricorso, ora il mezzo rischia il fermo

Ambulanza multata in Ztl a Prato durante un soccorso: respinto il ricorso, ora il mezzo rischia il fermo

La Croce Viola di Sesto Fiorentino denuncia il “paradosso burocratico”: una multa da 98 euro per un trasporto sanitario diventa un fermo amministrativo da 400 euro. “Pensare di bloccare un’ambulanza è una follia”, attaccano i volontari

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PRATO Il 20 gennaio 2020, un’ambulanza della Croce Viola di Sesto Fiorentino attraversa la Ztl di Prato. A bordo c’è una paziente, diretta al vecchio ospedale Misericordia e Dolce per conto dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi. È un trasporto sanitario, con tanto di richiesta ufficiale. Ma per il Comune di Prato e per la società che gestisce le multe, quel lampeggiante non basta: scatta il verbale.

Multa da 98 euro, notificata mesi dopo. L’associazione fa ricorso, allega i documenti, spiega che non era un passaggio casuale. “In un mondo normale –commenta oggi il presidente della Croce Viola, Alessandro Iasiello – sarebbe bastato a chiudere la questione, magari anche con delle scuse”. Invece, quattro anni dopo, arriva il colpo di scena: ricorso respinto, cartella esattoriale confermata e, a maggio 2025, avviata la procedura di fermo amministrativo su una delle ambulanze dell’associazione.

Il mezzo rischia di restare bloccato per una multa presa da un altro mezzo, in un’altra città, durante un servizio sanitario. “Siamo oltre il paradosso – dice il direttore Davide Costa –. Pensare di mettere un fermo amministrativo a un’ambulanza è una follia. Il Comune ha sbagliato tre volte: non ha annullato il verbale in autotutela, ha respinto il ricorso e poi ha pensato di fermare un mezzo di soccorso”.

La cifra nel frattempo è lievitata: quasi 400 euro, tra spese di notifica e procedure esecutive. Una somma modesta, se non fosse per il principio. “Ci piacerebbe che qualcuno capisse l’errore, prima che paghiamo – aggiunge Iasiello –. Perché di questi tempi, fermare un’ambulanza per una questione burocratica non è solo ingiusto. È disumano.”

Nei comuni vicini, raccontano i volontari, i sistemi automatici riconoscono le targhe dei mezzi di soccorso e cancellano le sanzioni in autotutela. A Prato no: la macchina della burocrazia continua a correre, più veloce di qualunque sirena.

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