Dagli alpaca la lana che conquista l’alta moda: in Val Bisenzio l’impresa di Greta Cherubini nel segno della sostenibilità
Dall’animale si ricava una preziosa lana per l’industria locale dei tessuti. L’esperienza dell’Anticofeudo, azienda agricola che ha puntato su di loro
VERNIO. Dalle Ande agli appennini, seguendo il percorso inverso rispetto al racconto di De Amicis, “l’oro degli alpaca” conquista la Val Bisenzio.
L’azienda agricola Anticofeudo Alpacas di Greta Cherubini e famiglia a Vernio è un esempio: da diversi anni ha individuato nell’allevamento di questa particolare specie dei camelidi una nuova risorsa, in equilibrio con l’ambiente, e una nuova opportunità economica. Secondo Coldiretti Toscana, gli allevamenti di alpaca in regione sono triplicati negli ultimi cinque anni, passando da circa 40 a quasi 100, rappresentando adesso una nuova economia agricola e turistica.
Diffuso soprattutto in Boliva e Perù, capace di adattarsi anche a temperature molto basse, l’alpaca ha conquistato Greta Cherubini che li alleva per realizzare capi di alta moda con la loro lana pregiata, calda e anallergica, per accompagnare i turisti nelle passeggiate, per le attività didattiche e di pet therapy. Duttili, simpatici e rusticissimi, gli alpaca (e i lama) hanno trovato nelle campagne toscana e in Val di Bisenzio le nuove Ande. Greta, 37 anni, cresciuta fra il tessile con un zio anche stilista, e la vita contadina, è riuscita a trovare la combinazione ideale fra ambiente e economia. La lana pregiata degli alpaca diventa così ricchezza per la filiera dell’industria dell’alta moda, anche se diversi prodotti, come sciarpe, maglioni e cappelli, vengono filati e prodotti dallo stesso Anticofeudo di Vernio. Una vita sulle montagne russe quella di Greta che da ex militare, consegnata l’uniforme, è tornata a Vernio anni fa, per recuperare i terreni della famiglia dove allevare il suo primo gregge di alpaca. In breve è diventata una delle maggiori esperte di questo animale e soprattutto delle sue fibre. Il risultato sono una serie di attività: fattoria urbana, pet therapy e filati di altissima qualità lavorati anche da sarti pratesi.
«Ho voluto rimettere insieme i pezzi della nostra storia familiare – ha raccontato tempo fa Greta Cherubini – e quella del territorio in cui viviamo. Il mondo che conosco. Tosiamo, trasformiamo e lavoriamo in loco le nostre lane e quelle di altri allevamenti. La sintesi di tutto ciò è l’Anticofeudo». Iniziata l’attività con tre esemplari di alpaca, oggi l’allevamento di Vernio conta più di 30 esemplari.
«In Toscana la presenza di alpaca così come dei lama – dice Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana – va di pari passo con la capacità degli imprenditori di valorizzarne caratteristiche e peculiarità. La loro presenza non va in competizione con gli animali tradizionali delle nostre fattorie. Al contrario, tutto questo allarga gli orizzonti delle imprese agricole e crea interessanti connessioni con gli artigiani del territorio. L’esempio è la prima filiera di fibre di alpaca 100% made in Tuscany lavorata e trasformata nel distretto tessile della Val di Bisenzio».
L’oro degli alpaca sta nella fibra pregiata: un chilogrammo di fibra di alpaca appena tosata può costare anche 90 euro. Ogni animale può produrre fra i 2 e i 4 chilogrammi di fibra di lana, e dopo la cernita e la filatura, si trasforma in capi pregiati da indossare che sono in genere di alta fattura. Più pregiata del cashmere, la lana di alpaca sta diventando una delle nuove frontiere dell’economia agricola. «La nostra è una delle poche realtà della provincia – spiega in un video Greta Cherubini – dove la materia prima viene prodotta direttamente. Niente importazione né riciclo. La lana di alpaca che produciamo qui a Vernio viene poi interamente lavorata da artigiani e sarti qui nel pratese».