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Operai pestati a Prato, svolta al tavolo: lanifici pronti ad assumerli

di Alessandro Formichella

	Il presidio dei lavoratori sotto la sede della Provincia
Il presidio dei lavoratori sotto la sede della Provincia

Dalla prima riunione fra Provincia, lavoratori e intermediari di Alba srl l’impegno a ricollocare il personale. Nuovo vertice giovedì prossimo

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PRATO. Fuori il tam tam del presidio degli operai della ex stireria Alba, dentro la prima riunione del tavolo della filiera dei committenti con il presidente della Provincia (nonché sindaco di Montemurlo), Simone Calamai, e i Sudd Cobas.

Via Ricasoli e Palazzo Buonamici, ieri mattina, hanno fatto da proscenio al primo incontro fra sindacati, ditte coinvolte nella filiera del “made in Italy” e istituzioni. Non era accaduto mai prima. Fuori, i cori intonati dagli operai dell’Alba Srl, rimasti adesso senza lavoro a seguito della chiusura dell’azienda, sono stati quelli famosi di questi giorni: “Cambiare testa, No cambiare fabbrica”, ad intendere che, se si vuol combattere lo sfruttamento lavorativo, la prima cosa da affrontare è il cambio di marcia culturale delle imprese coinvolte.

Al tavolo con il presidente della Provincia si sono presentati i rappresentati del Lanificio Roma e del Lanificio Nello Gori, ambedue di Montemurlo, ed ambedue collegati alla filiera dei committenti dell’Alba Srl. Poi i sindacalisti dei Sudd Cobas, coloro che da cinque anni hanno messo in evidenza, pezzo per pezzo, le falle del sistema produttivo del “fashion style” e del “made in Italy” costruito su contratti di lavoro farlocchi, assenza dei diritti sociali e economici, sfruttamento lavorativo sugli operai extracomunitari.

Non si sono presentati al tavolo i rappresentanti del brand Patrizia Pepe, citata appena poco tempo fa dai Sudd Cobas come una delle griff importanti della moda fra i committenti della stireria dove una decina di giorni fa è avvenuto il pestaggio di un operaio in sciopero. Nella lettera inviata al sindacato e resa pubblica dal Sudd Cobas, il brand Patrizia Pepe ha ribadito “l’assoluta estraneità” rispetto alle ditte collegate ad Alba Srl sottolineando di avere avuto con quest’ultima rapporti «residuali soli servizi di stireria».

Per il presidente della Provincia, Simone Calamai, il primo incontro di ieri «ha segnato un contributo positivo importante per arrivare alla soluzione della vertenza e per riuscire a trovare il ricollocamento degli ex operai dell’Alba Srl rimasti senza lavoro. c'è la volontà delle due aziende a risolvere il problema occupazione degli operai dell'Alba». E rimasti anche senza stipendio, da agosto. «Al tavolo di confronto hanno partecipato il Lanificio Nello Gori ed il Lanificio Roma – hanno detto quelli del sindacato Sudd Cobas – Con entrambe le società abbiamo condiviso l’obiettivo di garantire posti di lavoro, dignità e diritti per i lavoratori de L’Alba srl. Per raggiungerlo ci sarà bisogno di iniziative concrete e condivise, come quelle che abbiamo richiesto ai committenti presenti al tavolo. Abbiamo trovato da parte dei presenti un’ampia disponibilità a procedere in questa direzione. È solo da loro che può passare la soluzione di questa vertenza».

Indetto per giovedì prossimo, 2 ottobre, un altro incontro sempre nell’ufficio della presidenza della Provincia. «Per la prima volta si è aperto un tavolo di questo tipo a Prato – hanno proseguito i sindacalisti Luca Toscano e Francesca Ciuffi – Il tutto andrà ovviamente verificato con i fatti. Ci auguriamo che anche altri committenti decidano di seguire la strada di quelli che si sono presentati».


 

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