Abbandono selvaggio dei rifiuti a Vernio: Alia chiude l’isola ecologica
La società partecipata lamenta «ripetuti episodi di cattivo utilizzo e comportamenti incivili» in via Becheroni. Ma Fratelli d’Italia racconta un’altra storia
VERNIO. Alia, la partecipata che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, ha dismesso la piccola isola ecologica situata in via Livio Becheroni, a seguito dei ripetuti episodi di cattivo utilizzo e dei comportamenti incivili che, spiega la società, «ne hanno compromesso la funzionalità». Nell’area sono presenti cartelli che segnalano il divieto di scarico di qualsiasi materiale, pena sanzioni per i trasgressori, e le informazioni per un corretto smaltimento.
Nei giorni scorsi, Alia e polizia municipale hanno effettuato sopralluoghi e verifiche congiunte, finalizzate a contrastare i fenomeni di abbandono illecito di rifiuti e individuare i responsabili delle violazioni. Sono già state programmate ulteriori attività di controllo e ispezione, che riguarderanno non solo l’area di via Becheroni, ma anche altre zone del territorio comunale. Rimane comunque aperta la richiesta dell’amministrazione comunale ad Alia e ad Ato Toscana Centro per l’individuazione di uno spazio idoneo alla realizzazione di un’isola ecologica.
«Il rispetto delle regole sul corretto conferimento dei rifiuti è un gesto semplice ma fondamentale: solo con la collaborazione di tutti – dice l’assessore all’Ambiente Niccolò Masolini – possiamo garantire decoro urbano e tutela dell’ambiente. Ogni comportamento virtuoso contribuisce a rendere più pulito e vivibile il nostro territorio».
Si ricorda che sono sanzionabili per l’abbandono dei rifiuti non solo le aziende, ma anche i privati, nei casi più gravi con provvedimenti di tipo penale. Dal 9 agosto poi è entrato in vigore un decreto del Governo che introduce norme molto più severe contro l’abbandono dei rifiuti e inasprisce le sanzioni e le pene per i reati contro l’ambiente.
In parallelo, l’amministrazione comunale segnala con soddisfazione il buon riscontro ottenuto dal servizio di prossimità Ecofurgone, attualmente presente la domenica mattina dalle 8.30 alle 12.30 in piazza Primo Maggio, dove è stata opportunamente delimitata con segnaletica orizzontale e cartellonistica l’area di parcheggio del furgone. Qui i cittadini possono consegnare diverse tipologie di rifiuti non conferibili con il servizio porta a porta, come piccoli elettrodomestici, vernici, pile, farmaci e altri materiali. I risultati sono incoraggianti: in breve tempo il servizio ha raggiunto livelli di utilizzo significativi, a conferma della sua utilità e importanza per la comunità.
L’altra verità
Ma riguardo all’isola ecologica di via Becheroni, secondo Emanuele Millo, coordinatore di Fratelli d’Italia a Vernio, le cose non stanno esattamente così.
«Quella che oggi viene definita “isola ecologica” – spiega Millo – era in realtà uno spazio dedicato al conferimento dei rifiuti per i possessori di seconde case, impossibilitati ad accedere alla raccolta porta a porta. A causa dell’inciviltà di troppi, l’area fu "chiusa" oltre due anni fa dalla giunta Morganti, all’epoca venne dichiarato a mezzo stampa che l'amministrazione avrebbe contrastato il fenomeno con controlli di Polizia Municipale, l’installazione di telecamere e, successivamente, con l'inutile e pericoloso posizionamento di transenne. Da allora però poco è cambiato, ancora tante lamentele da parte dei cittadini, disattese dall'immobilismo dell’amministrazione. Recependo le proteste della comunità abbiamo presentato alcune settimane fa, grazie a Marco Curcio, capogruppo FdI di Vernio, un’interrogazione per sapere quante sanzioni e denunce siano state elevate negli ultimi anni per abbandono rifiuti in quella zona. Al momento, non è ancora arrivata alcuna risposta ufficiale, ma come dice il proverbio: a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca! Questa situazione è anche frutto della poco lungimirante amministrazione che ha chiuso la vecchia isola ecologica senza aver prima individuato uno spazio dove far sorgere la nuova. Nuova isola ecologica che fa parte del libro dei sogni delle loro ultime due campagne elettorali, ma non è ancora realizzata come buona parte delle promesse fatte!».