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Prato, sarà potenziato il sistema di videosorveglianza come chiedeva la Procura

Prato, sarà potenziato il sistema di videosorveglianza come chiedeva la Procura

La Regione e il commissario prefettizio hanno raccolto l’invito del procuratore Tescaroli dopo le difficoltà nelle indagini sull’omicidio di Denisa

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PRATO. Il sistema di videosorveglianza di Prato sarà potenziato per evitare quanto è accaduto in occasione delle indagini sulla scomparsa e l’omicidio della escort romena Maria Denisa Paun, quando per alcuni giorni fu impossibile estrarre le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza intorno al residence di via Ferrucci dove era avvenuto l’omicidio.

E’ stato infatti raccolto l’invito fatto dal procuratore Luca Tescaroli a installare nuove telecamere e potenziare i server che consentono l’ acquisizione dei dati memorizzati.
Il presidente della Regione Eugenio Giani e il commissario prefettizio hanno disposto uno stanziamento di 241.000 euro per quattro nuovi server, 5 nuove telecamere e due nuovi sistemi di lettura targhe. Lo prevede la determinazione n. 2.159 del 4 agosto del Comune di Prato che ha per oggetto il progetto di espansione e miglioramento dell’impianto di videosorveglianza. Il progetto è stato affidato a Consiag Servizi Comuni.
Intanto il ministero dell’Interno ha avviato uno studio di fattibilità tecnico-economica per l’espansione dell’impianto di videosorveglianza nel comune di Prato (12 nuove telecamere) per un ammontare di 102.000 euro.
«E’ un dato significativo – commenta il procuratore Tescaroli – che dimostra la sensibilità istituzionale a fronte dei pericoli derivanti dalla criminalità nel circondario e, al contempo, di rassicurare la collettività e di incrementare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni».

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