Prato, centinaia di firme contro il restyling del “triangolone” al Soccorso: residenti e commercianti protestano
Residenti e commercianti del quartiere Soccorso chiedono al Comune di fermare i lavori di riqualificazione che elimineranno circa 40 posti auto: “Progetto calato dall’alto, aumenta i disagi e penalizza le attività”
PRATO. 470 firme per dire no ai lavori di risistemazione e restauro del “triangolone” in via Marx al Soccorso. E, così, di colpo infuria la polemica. Una petizione di commercianti e residenti mette in discussione il progetto di riqualificazione promosso dall’amministrazione comunale per fare del “triangolone” (chiamato così per la sua forma) uno spazio, piazza e verde pubblico, completamente rinnovato. Ma c’è chi dice no. O meglio, c’è chi, fra i residenti e i commercianti del Soccorso si trova in forte disagio a vedere tolto il parcheggio di circa 40 posti auto e chiede che il Comune torni sui suoi passi e ripensi tutto il progetto. Fra i primi firmatari della petizione c’è Gianluca Mingolello, uno dei commercianti che si affacciano fra via Siena e via Marx.
Le richieste dei firmatari
«Siamo già stati ascoltati dalla commissione consiliare 3 e 4 e contestiamo fortemente quello che sta avvenendo. Sono già stati messi i segni a terra dei lavori da eseguire e chiusi gli stalli per il parcheggio delle auto e qui già infuria la polemica per un progetto che non ha senso» dice Mingolello. Fatto è che l’amministrazione comunale ha deciso comunque di andare avanti. E tutto sarebbe quasi pronto per avviare il cantiere e fare del “triangolone” una zona di verde pubblico. Secondo i firmatari della petizione e soprattutto secondo Gianluca Mingolello, Paolo Puccini e Stenio Salvatori, tutti del Soccorso, l’amministrazione comunale e l’assessore competente Marco Biagioni «avrebbero scelto di ignorare il dissenso espresso dalla cittadinanza», come è scritto in una nota. Il Comune, da parte sua, invece, avrebbe già garantito che parte dei posti auto tolti dal “triangolone” verrebbero recuperati con nuovi stalli per le auto su altri tracciamenti di sosta nelle aree limitrofe. Ma i promotori della contestazione, non ci stanno.
«È una decisione ideologica e sorda – dichiarano i tre – Il Comune si rifugia dietro il 52% di consenso ottenuto alle elezioni per governare senza ascoltare, ma non si governa contro la città. Il piano, infatti, non comporta un aumento reale dei posti auto: gli stalli che verranno creati sono in realtà una semplice regolarizzazione di parcheggi ad oggi non autorizzati ma già utilizzati dai cittadini. Allo stesso tempo, verranno cancellati tutti i posti esistenti nel “triangolo”, determinando un saldo negativo e aumentando i disagi per chi vive e lavora nel quartiere». Insomma, una parte di residenti e commercianti alza le barricate.
Mentre il Comune parla di rivitalizzazione urbana, di fatto spinge le attività commerciali a chiudere. Prima crea disagi insostenibili, poi offre sussidi per aprire negozi in altre zone. È una strategia miope e contraddittoria» proseguono i firmatari della petizione che chiedono, senza se e senza ma, che l’amministrazione comunale torni indietro e che sia fatta una nuova piazza in modo condiviso e non imposto.
La risposta dell'amministrazione
L’assessore Marco Biagioni ribatte deciso: «Capisco che una parte dei residenti e dei commercianti di via Marx si dica contraria a un progetto che ridefinisce l’intera area, ma noi vogliamo dare una risposta anche a quella parte di cittadinanza che ha chiesto, anche con il voto, di recuperare spazi pubblici in chiave ecosostenibile. Parlo degli oltre 200 cittadini che hanno partecipato ai laboratori per progettare la piazza, e a cui i proponenti della petizione si sono sottratti. Ribadisco che questa nuova veste del “triangolone” è temporanea e saranno gli stessi cittadini e commercianti a dirci se renderla permanente o cambiarne la destinazione il prossimo anno».