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Referendum, a Prato ha votato il 37,45% degli aventi diritto

Referendum, a Prato ha votato il 37,45% degli aventi diritto

Fallito anche in provincia il raggiungimento del quorum, la percentuale più alta a Vaiano, quella più bassa a Montemurlo

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PRATO. L’affluenza al referendum su lavoro e cittadinanza in provincia di Prato si è fermata al 37,45% degli aventi diritto, ben lontano dal quorum del 50% necessario per rendere valido il referendum. La percentuale della provincia di Prato è leggermente inferiore alla media toscana, che è la più alta d’Italia col 39,1%. Tra i comuni, quello dove si è votato di più è risultato Vaiano (39,15%), quello dove si è votato di meno Montemurlo (33,68%) che paradossalmente è quello dove c’è la più alta concentrazione di fabbriche e che teoricamente doveva essere più sensibile ai quesiti sul lavoro.

Nella prima giornata di voto per il referendum su lavoro e cittadinanza in provincia di Prato avevano votato quasi tre elettori su dieci, il 29,27% degli aventi diritto, una percentuale più bassa della media toscana che è stata del 29,98%, ma significativamente più alta della media italiana che si è fermata al 22,54%. L’affluenza al voto alla prima rilevazione, quella delle 12, era stata del 9,37%.

Come accade da tempo, è stata l’affluenza determinare il risultato, perché i partiti di centrodestra e la stessa premier Giorgia Meloni hanno invitato i propri elettori a disertare le urne. Così facendo contano che l’affluenza rimanga al di sotto del quorum del 50%, lucrando sul fatto che almeno il 20% degli elettori, quale che sia la loro opinione sui quesiti, non sarebbe comunque andata a votare.

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