Il Tirreno

Salute

Prato, l’irresistibile avanzata dei privati nella sanità

di Paolo Nencioni

	Un veduta dall'alto della clinica Villa Fiorita
Un veduta dall'alto della clinica Villa Fiorita

Gli istituti medici accreditati e convenzionati si fanno spazio nelle “praterie” lasciate scoperte dal sistema pubblico. Il boom di visite ed esami specialistici

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PRATO. Un recente studio dell’Ars, l’Agenzia regionale di sanità, ha scoperto che dall’agosto 2024 al febbraio 2025 oltre la metà dei toscani (il 51% per la precisione) ha preferito pagare un medico privato per sottoporsi a un esame specialistico. Un “sorpasso” della sanità privata su quella pubblica che è in qualche modo storico. E che si può toccare con mano anche a Prato, dove negli ultimi anni sono nati grandi istituti medici privati, spesso convenzionati con la Regione, senza i quali probabilmente il sistema sanitario non potrebbe funzionare, a meno di non voler attendere tempi biblici per un’ecografia. Tempi che in certi casi sono incompatibili con una corretta cura e possono fare la differenza tra la vita e la morte.

C’era una volta Villa Fiorita

C’era una volta Villa Fiorita, insomma, e ora ci sono tante “sorelle”, che non sono paragonabili alla clinica di via Cantagallo, perché quella è stata sempre una specie di secondo ospedale di Prato, un istituto ibrido, dove il privato si mescola al pubblico. Ma ora ci sono molte alternative per gli esami specialistici, e in certi casi anche per gli interventi chirurgici.

L’ospedalino che verrà

Il caso dell’Istituto medico toscano di via Baldanzi, che pochi giorni fa ha celebrato i suoi primi dieci anni di attività, è emblematico. Un tempo lì c’era un semplice poli-ambulatorio con una piccola sala operatoria che sostanzialmente si occupava di cure odontoiatriche. Ora c’è una struttura di 3.300 metri quadrati. È stato creato un reparto di radiologia, un reparto di fisioterapia. È stata trasformata la piccola sala operatoria in un blocco chirurgico con tre sale. Ma soprattutto c’è il progetto di fare un “ospedalino” con 80 posti letto e 7 sale operatorie. L’amministratore delegato Alessandro Brafa dice che siamo vicini al permesso a costruire e che il Comune ha già votato la pubblica utilità. Dunque presto potrebbe nascere non una seconda Villa Fiorita, ma qualcosa di simile.

Il colosso

Villa Fiorita comunque rimane il colosso della sanità privata accreditata. L’anno scorso è cambiata la proprietà: dalle famiglie Danti e Bardazzi al gruppo Over, che si accredita come leader nei servizi di assistenza e cura. I numeri della clinica sono importanti: oltre 200 professionisti tra medici, fisioterapisti, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici e amministrativi. La clinica è conosciuta soprattutto per il suo reparto di ortopedia, che effettua ogni anno migliaia di operazioni (protesi, revisioni di protesi, ricostruzioni legamenti) e per le palestre di riabilitazione funzionale dove operano i fisioterapisti. Villa Fiorita è una clinica accreditata con il Servizio sanitario nazionale e opera anche in partnership con l’Asl Toscana Centro, tanto che negli ultimi anni ha effettuato interventi in service per conto degli ospedali di Careggi e di Prato, grazie a 114 posti letto, 5 sale operatorie, 8 ambulatori polispecialistici, 2 palestre di recupero e riabilitazione, una 1 centrale di sterilizzazione, un centro di radioterapia, un laboratorio di analisi cliniche, 9. 000 interventi chirurgici eseguiti nel 2024, 19. 000 esami diagnostici e 7. 900 visite specialistiche.

L’avanzata di Amc

Ma per quanto riguarda gli esami e le visite specialistiche c’è un altro colosso privato di cui si parla poco ma che denuncia numeri altrettanto, se non più importanti. È l’Amc, l’Aesthetic Medical Care di via Udine, accanto alla vecchia Coop: 150.000 esami di laboratorio, 100.000 prestazioni, 110 tra medici, infermieri, tecnici e impiegati, 40 branche specialistiche, secondo i dati riferiti al 2024. In tanti ci vanno, tanti che si possono permettere di pagare qualcosa in più o che non possono permettersi di aspettare.

Il prezzo non è più tabù

Del resto sui prezzi Alessandro Brafa dell’Istituto Medico Toscano giorni fa è stato molto chiaro: «Come azienda non abbiamo mai scelto la strada più semplice, non abbiamo mai abbassato i prezzi, non mi sono mai sognato di dare un valore a una prestazione di un medico. Se una visita era più cara ma individuava il problema perché veniva dedicato il tempo necessario a quel paziente, era più cara o rappresentava un risparmio? Noi abbiamo sempre puntato sulla qualità. Negli anni questo è stato il nostro vero successo». Un successo, il suo come degli altri privati, che è figlio anche della diffusione delle polizze sanitarie che le medie e grandi aziende stipulano per conto dei propri dipendenti nei contratti integrativi.

La Misericordia

Sta crescendo molto anche uno degli ultimi arrivati, l’Istituto diagnostico Santo Stefano di via Ferrucci, un’emanazione della Misericordia. Per questo centro non sono disponibili i numeri delle prestazioni, ma tutto lascia pensare che siano simili agli altri due colossi. E poi c’è l’ultimo arrivato in ordine di tempo, il Centro ambulatoriale Angiolini, nell’omonima via accanto a piazza del Mercato Nuovo. Hanno riaperto un’attività che era chiusa da tempo e prometto di scalare posizioni in una corsa alla salute che è sostanzialmente una corsa al guadagno nelle praterie lasciate libere da un servizio sanitario pubblico che un tempo era considerato d’eccellenza ma che adesso sta cominciando a perdere colpi.