Il Tirreno

Prato

Le indagini

La guerra della logistica cinese si allarga da Prato alla Francia passando dalla Spagna


	Il primo incendio della serie, quello alla Xin Shun Da di via Nottingham, il 15 luglio 2024
Il primo incendio della serie, quello alla Xin Shun Da di via Nottingham, il 15 luglio 2024

Un altro incendio doloso è stato appiccato a un magazzino la cui proprietà è collegata a quelli già colpiti a febbraio

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PRATO. Potrebbe essersi allargata alla Francia, dopo l’Italia e la Spagna, la guerra della logistica cinese che da tempo contrappone due gruppi in lotta per il predominio nel settore dei trasporti. Lo scorso 11 marzo un incendio doloso ha interessato un deposito di Parigi che sarebbe collegato con quelli bruciati il 16 febbraio a Prato e il 28 febbraio a Fuenlabrada, nei dintorni di Madrid. Stessa tecnica d’innesco, una bottiglia incendiaria collegata a un congegno a tempo o radiocomandato, stesso settore, stessa proprietà, che farebbe capo a Zhang Di, figlio di quello Zhang Naizhong che nel 2018 fu coinvolto nell’inchiesta China Truck della squadra mobile di Prato sui contrasti nel mondo della logistica.

Dell’incendio di Parigi ha scritto il quotidiano francese Le Parisien, ipotizzando che possa essere legato a quelli di Prato e Madrid. Nella notte tra il 15 e il 16 febbraio furono tre i magazzini presi di mira: la Acca di Seano, la Xsd (Shun Da) di via dei Confini e la Elt di via da Maiano a Campi Bisenzio. Meno di due settimane dopo un incendio molto più esteso ha distrutto il magazzino della Anda a Fuenlabrada, che sarebbe collegato alla Elt di Campi Bisenzio. Ora questo nuovo incendio doloso che dà la misura di come gli interessi della logistica cinese siano ramificati in tutta Europa e di conseguenza i contrasti tra gruppi concorrenti possano facilmente travalicare i confini nazionali.

Da tempo la Procura di Prato indaga su questa guerra strisciante che già alla metà di luglio dell’anno scorso ha ridotto in cenere il deposito della Xin Shun Da in via Nottingham, al Macrolotto 2 di Prato. La società si era poi trasferita in via dei Confini, ma il fuoco l’ha seguita.

La Procura ha poi spiegato che le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno immortalato una persona che nel giro di pochi minuti si sposta dal deposito della Acca di Seano a quello della Xsd in via dei Confini e infine a quello della Elt di via da Maiano, presumibilmente azionando un radiocomando che innesca i pacchi incendiari.

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