Il Tirreno

Prato

Verso le comunali

Prato, Ilaria Bugetti studia da sindaca con la benedizione di Biffoni. L’accordo politico

di Alessandro Formichella
Ilaria Bugetti candidata sindaca per il centrosinistra, a destra il sindaco Matteo Biffoni col vice Simone Faggi
Ilaria Bugetti candidata sindaca per il centrosinistra, a destra il sindaco Matteo Biffoni col vice Simone Faggi

I particolari dell’accordo: Faggi vice, Biagioni forse in giunta

21 marzo 2024
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PRATO. Cadono i veti incrociati, le trattative col M5S vanno avanti e Ilaria Bugetti diventa candidata a sindaca. Si tratta della prima donna in questo ruolo nella storia della città. Stasera, nella direzione provinciale del Pd convocata alla 21, si ufficializzerà questo, dopo mesi di tira e molla e tensioni crescenti fra i Dem. Il punto di caduta sul nome di Bugetti, consigliera regionale e presidente di commissione dopo aver ottenuto nel 2020 la bellezza di 11.600 preferenze alle elezioni regionali, sembrava quasi ovvio già qualche mese fa. Era lei il nome “forte” di cui si parlava nel centrosinistra, che alla fine è emerso dopo un estenuante, e in molti tratti contorto, meccanismo di trattative.

Il dado adesso è tratto. Il nome c’è, manca la campagna elettorale da far partire dopo oltre un mese dalla discesa in campo del contendente Gianni Cenni, Fratelli d’Italia, candidato del centrodestra.

In base all’accordo raggiunto in via Carraia, in una call con i vertici nazionali dei Dem, della squadra di Ilaria Bugetti farà parte l’attuale vicesindaco Simone Faggi, uomo di fiducia non solo del sindaco uscente Matteo Biffoni, ma uomo politico con esperienza realizzata nel tempo e indicato da molti come “mister Wolf” o problem solver in tante e importanti situazioni amministrative e politiche della città.

I due nomi, Bugetti e Faggi, potrebbero fare la sostanziale differenza con il centrodestra; e questo, appunto, per essere due figure che sono cresciute in mezzo ai problemi della città.

Una cosa è chiara a molti; con molta probabilità, e visto il numero dei candidati che si presentano alle elezioni amministrative del prossimo 8 e 9 giugno, Prato andrà al ballottaggio. E li si giocherà la partita finale e decisiva di tutto.

Intanto le trattative col M5S proseguono. Qui sono in ballo i temi scottanti della ripublicizzazione del servizio idrico integrato, Publiacqua, il “ni” alla Multiutility quotata in borsa, il secco “no” al prolungamento della pista dell’aeroporto di Peretola, lo sviluppo dell’edilizia popolare e residenziale con il riuso di edifici dismessi, zero consumo di suolo. Sono questi i punti fermi sui quali i pentastellati pratesi sono inamovibili. Ma sono anche questi i temi che ad una certa parte del Pd pratese piacciono e sui quali il giovane segretario provinciale del Pd, Marco Biagioni, cerca una sponda sicura. Più difficile, in un quadro di questo tipo, è capire quale ruolo giocheranno i centristi del Partito democratico, sebbene, si dica in via Carraia, parallelamente al M5S, stiano andando avanti colloqui con il mondo del centro cattolico. In questa direzione, potrebbe venire a trovarsi la lista civica di sostegno che da giorni si sta formando e in cui ci sarebbero i nomi, fra gli altri, dell’ex assessore Luca Vannucci e di personaggi noti in città. Un’altra lista civica potrebbe profilarsi a sostegno diretto di Ilaria Bugetti, andando a drenare voti fra gli astensionisti e fra chi, al di là di sinistra e destra, vuole votare la prima candidata donna di Prato. Nell’accordo concluso, toccherebbe a Marco Biagioni un altro onere e onore; passare da segretario del Pd a uomo di giunta. Nel caso ovviamente che Ilaria Bugetti vinca la partita con Gianni Cenni, che, comunque, è una corsa tutta in salita.
 

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