Milano Unica, la carica delle 101 aziende pratesi
Aumenta la presenza del distretto alla fiera lombarda, mentre in pochi andranno a Première Vision
PRATO. Le aziende tessili scaldano i motori in vista di Milano unica, dal 30 gennaio al 1° febbraio, e di Première Visione, dal 6 all'8 febbraio.
Le imprese partecipanti a Milano Unica provenienti dal distretto tessile pratese sono 101, in forte incremento rispetto alla corrispondente edizione del 2023; sono 20 invece quelle che presenzieranno a Première Vision, viceversa in netta contrazione.
Per i produttori pratesi di tessuti i primi 9 mesi del 2023 (i dati del 4° trimestre non sono ancora disponibili) portano il segno meno, per quanto moderato: rispetto allo stesso periodo del 2022 – anno particolarmente positivo per il comparto – la produzione in volume è scesa del -3%, l'export in valori del -5,4%. Valori, questi, sostanzialmente in linea con i dati italiani e con la tendenza generale del mercato della«moda.
«Il 2023 non è stato un anno dei migliori, anche se i dati che lo riguardano risultano comunque sviliti dal confronto con il 2022, che ha segnato la forte ripresa del post-pandemia – spiega il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Maurizio Sarti – Per capire bene cosa è accaduto negli ultimi tre anni e cogliere la normalità dell'andamento post-pandemico andrebbero considerati tutti insieme, di seguito, il 2021, 2022 e 2023. Ci aspettiamo che i dati del 4° trimestre 2023, non ancora disponibili, siano per produzione ed export in leggero arretramento rispetto ai precedenti e che quindi sarà confermata la chiusura dell'anno con il segno meno. Anche per questa prima parte del 2024 le previsioni sono all'insegna della cautela: tuttavia i segnali che arrivano dalle ultime fiere, da Pitti Uomo a iniziative promozionali di nicchia a livello di singole imprese e di agenti, inducono a un moderato ottimismo per la seconda parte dell'anno. Le sorprese non mancano: la situazione di Suez, del tutto imprevista, se non si risolverà presto provocherà aumenti dei prezzi delle materie prime, con i prevedibili effetti sui costi di produzione».
«Considero un successo che siano con noi anche i colleghi che hanno subito danni diretti o indiretti per l'alluvione e che erano soliti partecipare alle fiere – commenta il presidente di Pratotrade Giovanni Gramigni – Sarebbe stato un danno ulteriore se non avessero potuto farlo, ma la proverbiale capacità di resilienza pratese ha prevalso anche stavolta, e di questo siamo tutti molto felici. Emerge con chiarezza dai dati di partecipazione come la sintonia fra Prato e Milano Unica stia crescendo: l'appuntamento milanese si afferma sempre più come fiera consona al profilo pratese, a fronte di una Première Vision che a sua volta si configura come fiera grande ed eterogenea, globalizzata e articolata».
Le aziende pratesi produttrici di tessuti (trama ordito, a maglia, jacquard, speciali, tecnici, spalmati, velluti, a pelo, ecc ...) sono 230 con oltre 4.500 addetti diretti. Gli ultimi dati disponibili fanno stimare per queste aziende più di 2 miliardi di euro di fatturato: gran parte (circa il 70%) è da attribuire all'export, che nel 2022 è stato pari a 1,38 miliardi di euro (+20% sul 2021).
Nel periodo gennaio-settembre 2023 i primi tre mercati di sbocco esteri per importanza sono stati paesi europei comunitari: la Spagna con il 10,9% del totale, la Germania con il 10,4% e la Francia con l'8,6%, tutti con segno positivo sullo stesso periodo del 2022; a seguire Romania (in arretramento) dove si effettuano operazioni di confezionamento anche per conto di aziende di altri paesi, Portogallo (con segno più) e Turchia in contrazione; una crescita importante delle esportazioni di tessuti verso il Marocco porta il paese a coprire il 4,5% del totale.