Turni da 14 ore, dita amputate e letti in fabbrica: scoperto in Toscana il laboratorio degli orrori – La lavoratrice che ha denunciato tutto
A Pieve a Nievole l’operazione dei carabinieri porta alla luce un sistema di sfruttamento: i dipendenti irregolari venivano trasportati con un van nero
MONTECATINI. Turni massacranti, un infortunio, la denuncia e le manette. È la sintesi di una storia di sfruttamento e caporalato che arriva dalla Toscana. La polizia di Stato ha arrestato un cittadino cinese con l’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. L’inchiesta della squadra PAS del Commissariato di Montecatini Terme è scattata dopo la denuncia di una donna, anch’essa di origine cinese, rimasta gravemente ferita mentre lavorava senza contratto in un’azienda di pelletteria. L’infortunio le ha causato l’amputazione di una falange di un dito.
Le condizioni di lavoro
Gli accertamenti hanno portato alla scoperta di un sistema di sfruttamento in uno stabilimento di Pieve a Nievole (Pistoia). Qui i dipendenti, da tre a cinque persone, erano costretti a turni estenuanti: dalle 7 del mattino alle 21 di sera, sei giorni su sette, per un totale di circa 84 ore settimanali. Gli operai vivevano in condizioni precarie: alcuni alloggiavano nell’abitazione del responsabile, altri addirittura dormivano nel capannone, su un materasso e senza riscaldamento.
Le violazioni riscontrate
Durante la perquisizione, effettuata insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri, all’USL Toscana Centro e all’ARPAT, sono emerse numerose irregolarità:
- assenza di dispositivi di sicurezza sui macchinari;
- condizioni igieniche carenti;
- paghe non conformi ai contratti collettivi e sproporzionate rispetto al lavoro svolto;
- violazioni ambientali legate allo smaltimento dei rifiuti.
Anche gli alloggi messi a disposizione presentavano gravi criticità: temperature rigide, assenza di riscaldamento e servizi igienici non funzionanti.
Arresto e conseguenze
Alla luce delle condizioni degradanti riscontrate, l’uomo – classe 1976, regolare sul territorio nazionale ma già noto alle forze dell’ordine – è stato arrestato. L’azienda è stata posta sotto sequestro. Il figlio, cittadino italiano senza precedenti, è stato denunciato a piede libero per concorso, avendo più volte accompagnato i lavoratori da casa al luogo di lavoro in un van. Dopo l’udienza di convalida, l’autorità giudiziaria ha disposto per il principale indagato la custodia cautelare in carcere.
