La guida
Lampioni divelti e sporcizia a Prato: via Baracca, l’agonia dei giardini
Guarda fa la lista: pali arrugginiti, panchine scomparse, zone buie
PRATO. Venendo da via Liliana Rossi il primo biglietto da visita è un palo della luce pericolante e non saldato bene al terreno, tutto arrugginito. «Bisogna aspettare che qualcuno si faccia male?»
Giorgio Guarda, pensionato di settant’anni portati benissimo, è uno che non sta con le mani in mano. Avrebbe voglia di rimboccarsi le maniche per migliorare quel fazzoletto verde incastonato fra le case della zona del Sacro Cuore: i giardini pubblici di via Baracca. «Ma quelli di via Danubio – dice il pensionato – sono in condizioni anche peggiori». Intanto in compagnia di Guarda abbiamo misurato lo stato di salute degli spazi verdi di via Baracca dove la manutenzione, a dire dei fruitori, lascia a desiderare: il taglio dell’erba, effettuato regolarmente, sembrerebbe il male minore. Le acacie cresciute a dismisura hanno creato un riparo naturale per i maleducati che, al calar del buio, lasciano i propri escrementi. «Manca l’illuminazione e questo favorisce cattive frequentazioni da una certa ora in poi». E pensare che qualche alberello era stato piantato negli ultimi anni, soprattutto dopo il taglio di piante e arbusti a causa dell'infestazione da tarlo asiatico nel 2019. «Alberi giovani e tutti rinsecchiti perché non vengono annaffiati», denuncia Giorgio che ben volentieri si metterebbe a disposizione del Comune per piccoli lavoretti come l’annaffiatura di alberi e siepi. Questi giardini sono come una seconda casa per lui e, per dirla con le parole dell’anziano, «è un peccato vederli in questo stato di incuria». Ma esiste un problema di copertura assicurativa che per queste situazioni rende difficile il volontariato dei singoli cittadini se non per il tramite di associazioni come Auser e Arci. «Fu fatto un esperimento in periodo di Covid per l’impiego di anziani volontari nel controllo delle scuole – ricorda l’assessora alla città curata Cristina Sanzò - I cittadini devono essere tutelati in caso di infortunio, meglio dunque se si appoggiano ad associazioni come Auser e Arci».
In fondo al giardino, quattro lampioni sono stati divelti, probabilmente danneggiati a colpi di pallone dai ragazzi. E le panchine? «Ne mancano all’appello tre – racconta un altro pensionato – Sono state rimosse quelle danneggiate ma non sono mai arrivate quelle nuove». Davanti al campetto da basket (un canestro è rotto) si apre un piazzale bianco dove gli anziani vedrebbero bene delle attrezzature sportive in modo da valorizzare l’area.
Una buona notizia la dà l’assessora Sanzò: «Abbiamo la previsione di aumentare i giochi e collocare nuove attrezzature sportive nella variazione di bilancio di fine anno».
Infine, la sicurezza stradale: oltrepassando la trafficata via Liliana Rossi, si apre un altro piccolo polmone d’ossigeno come prolungamento dei giardini pubblici di via Baracca. «Qui serve un attraversamento pedonale – chiede Giorgio – per mettere in sicurezza il passaggio dei pedoni da un giardino all’altro». Negli ultimi giorni si è svolto un sopralluogo di Consiag Servizi per verificare le condizioni del giardino che al Comune non risulta fra quelli più bisognosi di cure in città. La questione del palo pericolante non è di poco conto. «Abbiamo 25mila pali a Prato: se non arriva una segnalazione specifica non possiamo sapere dove intervenire dove serve», fa notare Sanzò. Sul programma di potature e irrigazione, la componente di giunta fa sapere che «tre alberi vengono annaffiati regolarmente ma si presentano in stato di sofferenza mentre esiste un programma di potature che si svolgono due volte l’anno».
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