Il caso

Prato, anziano accoltella la moglie: chiama la polizia per denunciarsi ma non sa spiegare perché l’ha fatto

di Paolo Nencioni
Prato, anziano accoltella la moglie: chiama la polizia per denunciarsi ma non sa spiegare perché l’ha fatto

L’uomo avrebbe subito confermato di essere stato lui a colpire la moglie con un coltello a serramanico. È stato arrestato per tentato omicidio. La donna è grave

24 maggio 2023
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PRATO. La telefonata è arrivata pochi minuti prima delle 5, quando non aveva ancora iniziato ad albeggiare, e non era la solita chiamata di soccorso. All’altro capo della linea c’era un uomo sconvolto: «Presto, venite, ho accoltellato mia moglie».

È iniziata così la lunga giornata di lavoro dei poliziotti delle volanti e del sostituto procuratore che sono andati a vedere che cosa era successo in un terratetto di via Fiorentina, tra Pratilia e le Badie. Qui, al civico 67, hanno trovato Franco Mengoni, 75 anni, coi vestiti sporchi di sangue. Lì accanto la moglie, Franca Fioravanti, con evidenti ferite da arma da taglio al collo (più tardi si accerterà che sono quattro, di cui una in un punto vitale).

La donna è stata immediatamente soccorsa da un’ambulanza e trasferita in codice rosso all’ospedale Santo Stefano, mentre i poliziotti si occupavano del marito.

L’uomo è stato portato in Questura e qui, intorno alle 8, è stato raggiunto dal magistrato e interrogato, come consente il codice nel caso di un arresto in “quasi flagranza” di reato.

Secondo quanto riferito, l’uomo avrebbe subito confermato di essere stato lui a colpire la moglie con un coltello a serramanico, che è stato sequestrato. Però non avrebbe dato particolari spiegazioni sul motivo dell’aggressione.

Quando si è sparsa la notizia si è subito pensato ai casi – ne sono accaduti anche a Prato – di un coniuge che ricorre alla maniera più dolorosa per far cessare le sofferenze dell’altro, ma non è questo il caso. Dai primi accertamenti non risulta che Franca Fioravanti fosse affetta da malattie gravi o terminali. Aveva solo qualche difficoltà a camminare dopo una caduta. Qualche problema fisico ce l’ha anche il marito Franco, ma anche lui non di una gravità particolare.

I vicini di casa li descrivono come una coppia tranquilla, senza figli, che abitava nel terratetto di via Fiorentina dopo aver a lungo lavorato in una ritorcitura a conduzione familiare. Anche i problemi economici sembrano esclusi, ma gli stessi vicini aggiungono che lui, il marito, negli ultimi tempi era apparso un po’ depresso. E forse la spiegazione sta proprio nello stato di salute mentale dell’uomo, che potrebbe aver ingigantito un problema all’apparenza banale facendolo sembrare insuperabile.

Sta di fatto che in piena notte, senza che i vicini sentissero particolari schiamazzi, Franco Mengoni ha impugnato un coltello e ha colpito per quattro volte al collo la moglie Franca. «Sì, la volevo uccidere» ha confessato di fronte al magistrato, e forse non sapeva se era viva o morta quando ha chiamato il 118.

La donna è stata ricoverata al Santo Stefano in prognosi riservata, ma secondo la polizia non sarebbe in immediato pericolo di vita. Le sue condizioni, vista anche l’età avanzata, dovranno comunque essere tenute costantemente sotto controllo.

Il marito ora è accusato di tentato omicidio ed è stato rinchiuso alla Dogaia. L’udienza per la convalida dell’arresto dovrebbe tenersi domani e forse sarà l’occasione per Franco Mengoni per spiegare se c’è un motivo particolare all’origine dell’aggressione alla donna con cui ha condiviso gran parte della sua esistenza.


 

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