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Carmignano, il Distretto Biologico è una realtà: il Montalbano punta sull’ambiente

Carmignano, il Distretto Biologico è una realtà: il Montalbano punta sull’ambiente

Ne fanno parte 59 aziende che adottano criteri naturali di coltivazione. Ora i fondatori vogliono coinvolgere i tre Comuni mancanti: Lamporecchio, Vinci e Capraia e Limite

27 febbraio 2023
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CARMIGNANO. «Oggi celebriamo un sogno che si avvera. Il Distretto Biologico del Montalbano diventato realtà». Così Edoardo Prestanti, sindaco di Carmignano, e Francesco Ricciarelli, consigliere comunale di Poggio a Caiano, hanno celebrato la nascita del Distretto Biologico riconosciuto il 23 dicembre dalla Regione Toscana, in una sala gremita da rappresentanti delle 59 aziende che ne fanno parte.

Si tratta del frutto di un lungo lavoro, trainato dai due comuni medicei e dall’esperienza maturata dall’associazione del Biodistretto del Montalbano, che sin dal 2016, insieme, valorizzano l’attività agricola locale, tutelano l’ambiente e si adoperano in iniziative per la valorizzazione dei cicli vitali della natura, favorendo metodi di coltivazione compatibili con i principi biologici, biodinamici e coi cicli della natura.

Il luogo scelto per celebrarlo è emblematico, la Tenuta di Capezzana, cuore pulsante della rivoluzione bio del territorio mediceo, grazie alla lungimiranza di Vittorio Contini Bonaccossi.

«È un distretto nato dal basso e ascoltato poi dai Comuni e dalla Regione, un contenitore fatto di bellezza, natura e benessere» aggiunge Prestanti, che insieme a Giacomo Mari, vicesindaco di Poggio a Caiano, e a Francesco Puggelli, hanno creduto senza indugi a questa idea.

«Questo è il risultato della grande necessità e voglia di preservare un modo di vivere lento, fatto di amore per la terra e passione per la tradizione» ha aggiunto il consigliere poggese Ricciarelli.

«Promuovere modelli di coltivazione biologica e naturali oggi non è più un’opzione ma un’azione necessaria che ogni territorio ha l’obbligo di incentivare per il futuro del pianeta – ha spiegato Francesco Puggelli – Oltre al rispetto dell’ambiente è anche un importante volano di sviluppo economico. Ormai il biologico rappresenta una fetta di mercato assai importante. Ben 59 aziende hanno aderito e promosso il distretto biologico del Montalbano, ognuna di queste aziende è il motore di un cambiamento necessario per un’agricoltura più sostenibile e inclusiva di cui andiamo come amministrazione di Poggio a Caiano enormemente fieri. È stato un lavoro di squadra, portato a termine grazie alla Regione Toscana, e ora inizia la fase più importante: fare di questo distretto biologico un’eccellenza oltre che un traino per il turismo e lo sviluppo di tutta l’area medicea».

«L’auspicio più grande, adesso – ha infine aggiunto il presidente dell’associazione Bio Distretto Alessandro Bandinelli – è che le tre amministrazioni comunali che ancora non hanno ufficialmente aderito (Capraia e Limite, Vinci e Lamporecchio, ndr) e i cui territori sono entrati ufficialmente a far parte del distretto biologico del Montalbano entrino nella squadra. Sarebbe veramente un grande segnale perché i Comune sono motori trainanti di questa rivoluzione epocale».

Il fine ultimo è infatti portare l’intera area geografica del Montalbano dentro il distretto biologico, ossia ben dieci Comuni, un traguardo che soltanto con la sinergia fra la volontà pubblica e quella privata potrà essere raggiunto. In nome del benessere e di un futuro sostenibile.

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