Il Tirreno

Prato

Elezioni

Cambio al vertice in Provincia: Simone Calamai è il nuovo presidente

di Martina Trivigno

	Simone Calamai sindaco di Montemurlo e ora presidente della Provincia di Prato Il brindisi a Palazzo Banci Buonamici
Simone Calamai sindaco di Montemurlo e ora presidente della Provincia di Prato Il brindisi a Palazzo Banci Buonamici

Il sindaco di Montemurlo (Pd) ha ottenuto 66 voti su 119

27 novembre 2022
4 MINUTI DI LETTURA





PRATO. Il Pd lo aveva indicato come candidato unico. Ora, però, è ufficiale: Simone Calamai, sindaco di Montemurlo, guiderà la Provincia di Prato per i prossimi quattro anni. Ieri, a Palazzo Banci Buonamici, è stato allestito il seggio elettorale, raggiunto da 66 tra sindaci, assessori e consiglieri comunali dei sette Comuni della provincia su 119 aventi diritto (nel 2018 i votanti furono 53). E, già da oggi, inizia il lavoro di Calamai che andrà soprattutto in due direzioni: edilizia e rete scolastica e mobilità.

Presidente Calamai, qual è il suo obiettivo principale?

«Riuscire a fare in modo che la Provincia possa essere un riferimento vero per tutti i territori. L’obiettivo è di essere il presidente di tutti, di ogni territorio della provincia».

Su quali temi si concentrerà?

«Il primo è quello delle scuole superiori: è una delle competenze più importanti rimaste alla Provincia. Eredito un lavoro che già è stato impostato, ma sarà importante continuare su questa strada. Sia sul tema dell’edilizia, sul fatto che gli edifici siano sempre nelle migliori condizioni sul fronte della sicurezza e anche sulla disponibilità degli spazi per garantire e accompagnare la didattica nel modo migliore».

Cosa dire del coordinamento della rete scolastica?

«La Provincia dovrà portare avanti un lavoro di ascolto e di registrazione delle esigenze tra istruzione e formazione: ritengo che creare un collegamento sia fondamentale. E, per farlo, occorre ascoltare le esigenze del territorio».

In che modo lo farà?

«Appena possibile vorrò incontrare l’Ufficio scolastico provinciale e fare un punto su tutti gli istituti scolastici con i dirigenti. È la base per iniziare a impostare il lavoro per il futuro. La scuola è l’elemento che consente di costruire il futuro attraverso i giovani di oggi».

E sul fronte della mobilità?

«Ho intenzione di contribuire allo sviluppo della provincia e le strade sono strategiche per continuare a far crescere i nostri territori: dalla 325 in Val Bisenzio alla viabilità del Montalbano, le strade devono essere sempre più sicure. Mi impegnerò anche sul fronte del trasporto pubblico locale, incontrando Autolinee Toscane, per risolvere i problemi e potenziando l’intermodalità tra i vari mezzi di trasporto».

Come si organizzerà in questi primi giorni di lavoro?

«Dividerò il tempo in modo che nessuno dei due ruoli possa avere alcun tipo di ripercussione sull’altro. Da domani ( oggi, ndr) inizierò a dedicarmi alla Provincia, ma continuerò a dedicarmi con determinazione e impegno totale nei confronti delle necessità del Comune di Montemurlo. Significa che l’organizzazione dovrà essere efficiente. Ho già una prima idea di ciò che è necessario fare: starò alcuni giorni in Comune e altri in Provincia».

Ha in mente un rimpasto di deleghe tra i suoi consiglieri (il consiglio è già stato eletto ed ancora in carica, ndr)?

«Inizierò con una fase d’ascolto con tutti i Comuni: servirà per una registrazione dei temi e delle necessità che riguardano ogni territorio in relazione alle competenze della Provincia. Ho già iniziato a programmare i primi incontri e, a breve, incontrerò anche i sindaci della provincia e lì imposteremo insieme il lavoro per i prossimi quattro anni, in condivisione».

Nel 2015, con la legge Delrio, le Province sembravano destinate a scomparire. Cosa pensa?

«La Provincia è quell’ente fondamentale per far sintesi all’interno di uno stesso territorio. Nel lavoro che ho intenzione di portare avanti come presidente voglio che la Provincia sia la casa di tutti i Comuni e dei territori perché proprio la sua dimensione consente di essere un ente di coordinamento. La sua presenza è essenziale e mi auguro anche che nel prossimo futuro possa, anche a livello normativo, avere degli ulteriori sviluppi per recuperare quello che deve essere il suo ruolo nelle istituzioni italiane. È l’ente che consente di dare una serie di risposte che la Regione, nel suo essere un ente troppo grande, o i singoli Comuni non possono fare. Per questo credo nel ruolo della Provincia».

Parliamo di Piano nazionale di ripresa e resilienza.

«La Provincia di Prato ha già ottenuto alcuni finanziamenti importanti e sta portando avanti una serie di lavori che, soprattutto sul fronte dell’edilizia scolastica, saranno fondamentali per il futuro delle scuole superiori pratesi. L’idea è di proseguire questo lavoro e soprattutto capire quelle che saranno ulteriori opportunità che ci saranno da qui ai prossimi mesi in modo da cogliere tutte le occasioni di sviluppo e crescita. Abbiamo un’opportunità straordinaria: 220miliardi di euro a disposizione di un Paese intero non era mai capitato. È un momento strategico».  © RIPRODUZIONE RISERVATA

Vespa World Days

L'idea

Pontedera, ecco la Vespa a 6 posti. Com'è nata? Dopo un buon numero di birre...