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Prato

Ancora 150 studenti senza aula Livi e Brunelleschi in affanno

Ancora 150 studenti senza aula Livi e Brunelleschi in affanno

Lo Stella d’Italia resta un rebus. Obiettivo: scuole in centro

30 giugno 2022
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PRATO. Sul fronte scolastico, il prossimo sarà di un nuovo un anno difficile. Sono ancora quattro le aule mancanti per l’istituto Brunelleschi e due per il Liceo Carlo Livi. Circa 150 studenti del nuovo anno scolastico che partirà a settembre sono per ora senza aula. I due istituti scolastici sono di quelli che da tempo sono già suddivisi in più sedi. Il liceo Livi attualmente ha una sede in via Marini e una in via delle Fonti a Prato; l’istituto d’arte Brunelleschi, ad indirizzo moda e costume, vive sulle sedi di via Napoli e di via Maroncelli a Montemurlo. Problemi di spostamenti continui degli insegnanti e studenti ai quali mancano ancora le sedi.

La fine dell’anno scolastico annuncia così l’inizio della prossima stagione studentesca, quando ancora, ormai da un mese, si lavora per predisporre l’ex albergo, in pieno centro, Stella d’Italia come plesso scolastico. Ma qui, per ora, è tutto top secret.

«I lavori sono partiti da circa un mese a carico della proprietà che dovrà consegnare l’edificio chiavi in mano – conferma il presidente della provincia Francesco Puggelli – e non sappiamo ancora quando termineranno. In questo modo riporteremo una scuola in pieno centro città e si tratterà di una scuola media superiore».

L’ex Stella d’Italia trasformerà una parte dell’edificio in 10 aule da circa 25 posti, andando così a coprire il fabbisogno di circa 250 studenti. Ma per adesso non si sa quale sarà l’istituto o il Liceo che ne farà utilizzo e non si sa se i lavori saranno terminati entro settembre. Entro luglio, però, qualcosa dovrebbe essere reso pubblico.

«L’assegnazione delle sedi per le aule mancanti è in corso di concertazione con le scuole con l’obiettivo di definire il tutto entro il mese entrante» taglia corto il presidente della provincia.

Intanto, 1.300 insegnanti in più rispetto ad un anno fa hanno fatto domanda da tutta Italia per vedersi assegnata una supplenza annuale nelle scuole pratesi. Le domande dei cosiddetti docenti precari sono state 3mila per Prato. «Mancano docenti di ruolo e di materie scientifiche in modo particolare – spiega Filomena di Santo, responsabile Cgil scuola – e sicuramente a settembre ci saranno le assegnazioni delle supplenze annuali. Dobbiamo dire che rispetto a qualche anno fa i tempi di assegnazione sono più brevi e speriamo che entro la fine di settembre siano coperte tutte le cattedre anche con il ricorso dei supplenti».

«Mancano anche i docenti per il sostegno – prosegue di Santo – e i concorsi a cattedra del 2020 devono ancora vedere la graduatoria di merito stilata dal Ministero».

I problemi sembrano essere i soliti. La tenaglia sulla scuola non si presenta dissimile dagli anni precedenti. «Nella scuola persiste un caos continuo, compreso quello dei concorsi a “crocette” – commenta ancora la responsabile della Cgil – dove magari per un punto o due non passano a ruolo insegnanti che lavorano da precari da anni e che hanno sulle spalle un’esperienza di lavoro unica. Valgono i concorsi a “crocette”, magari con domande confuse e poste male, com’è stato riconosciuto dal Ministero stesso». l

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