Sicurezza e sistema sanitario a Prato fra i peggiori in Italia
La crescita economica e l’apertura di nuove attività invece tengono meglio Numeri negativi nella classifica stilata da Italia Oggi e dall’Università La Sapienza
PRATO. Buona la crescita economica con nuove attività imprenditoriali, ma deficit per quanto riguarda criminalità e sistema sanitario. Seguendo la classifica sulla qualità della vita 2018, ventesima edizione appena pubblicata della ricerca annuale del giornale Italia Oggi e dell’Università La Sapienza, la provincia di Prato si posiziona al 59° posto in Italia perdendo dieci posizioni rispetto all’anno 2017.
Anche Firenze scende in classifica ma si posiziona al 54° posto, perdendo, però, quasi venti posizioni rispetto ad un anno fa. La provincia pratese rientra comunque fra le province “accettabili” (gruppo 2), anche se per il rotto della cuffia, come si suol dire, visto che solo 59 province delle 110 italiane scansano il bollino rosso. Per una manciata di punti Prato ce la fa, ma scende nelle posizioni raccogliendo un punteggio finale di 496,66 punti. Su una serie di indicatori presi in esame dalla ricerca, la provincia di Prato non va per niente bene: si veda l’ambiente, Italia Oggi e Università della Sapienza collocano il nostro territorio fra quelli del gruppo 3, con giudizio “scarso” sebbene passi dal 67esimo posto di un anno fa al 58° attuale. Restano criticità su una serie di fattori, dal traffico viario, all’impiantistica in tema di politiche ambientali.
Nella produzione di rifiuti siamo ancora molto alti, se ne producono ancora troppi e l’area pratese, anche se guadagna quattro posizioni, si trova al 102° posto su 110. Ma per il porta a porta e la raccolta partita due anni fa anche nel capoluogo, Prato e provincia toccano il 48° posto nazionale. Sulla concentrazione di polveri sottili -pm 10 e 2,5 – Prato va meglio non solo di Firenze, ma anche di altre città toscane. Il risultato va meglio nel gruppo 1, situazione “buona” per quanto riguarda il grande spazio di “affari e lavoro”, grande tema sul quale la vicina area pistoiese entra nell’area “accettabile” del gruppo 2. In tema di lavoro e business, la provincia di Prato passa dal 32° posto in Italia di un anno fa al 30° di oggi, avanza di due posizioni. Cresce, però, il divario nei tassi di disoccupazione e occupazione, e dal 38° posto di un anno fa, adesso l’area pratese è al 40° posto. Prato e provincia balzano in avanti al primo posto assoluto in Italia per numero di imprese partite Iva registrate nel 2018 ed erano prime anche un anno fa. Lo scettro sul numero di nuove imprese sembra immutabile.
Molto buona la posizione su consumi e risparmio idrico, Prato si colloca fra le province più virtuose d’Italia, toccando la 23ª posizione. Anche sull’uso di strumenti tecnologici per la trasformazione di energia, come pannelli solari e fotovoltaici, la posizione è buona, 39° posto anche se un anno fa la posizione era la 23ª. La spia rossa si accende sul tema “criminalità”; qui la provincia va al 96° posto, perdendone uno rispetto al 2017. 108° posto, in coda alla lista nazionale, per i reati commessi nello spaccio di stupefacenti, 90ª posizione per i furti in appartamenti.
Per il “sistema sanitario e salute”, Prato, invece, non si colloca bene: 81° posto in Italia, si consideri che Pisa è al secondo posto. E scarse vengono collocate anche tutte le attività per il “tempo libero”, dove l’area pratese arriva 57ª.