Prete pedofilo, la procura chiede il carcere - Video

Paolo Nencioni
Don Paolo Glaentzer mentre entra in Tribunale a Prato scortato dai carabinieri
Don Paolo Glaentzer mentre entra in Tribunale a Prato scortato dai carabinieri

Udienza di convalida dell'arresto in Tribunale a Prato per don Paolo Glaentzer, parroco a Calenzano accusato di violenza sessuale su una bambina. Donzelli (FdI) chiede la castrazione del sacerdote

26 luglio 2018
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PRATO. La Procura ha insistito per la custodia cautelare in carcere a carico di don Paolo Glaentzer, il sacerdote settantenne messo agli arresti domiciliari nella serata di lunedì 23 luglio dai carabinieri di Calenzano con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 10 anni, trovata dai vicini di casa insieme al sacerdote nell'auto del religioso.

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Don Paolo è arrivato in Tribunale a Prato alle 12 e l'interrogatorio davanti al gip Francesco Pallini, iniziato alle 12.15, è durato un'ora e mezzo. Il sacerdote, difeso dall'avvocato Valeria Fontana, ha risposto a tutte le domande del giudice e del pubblico ministero Laura Canovai, fornendo la sua versione dei fatti, che ricalcherebbe quanto già ammesso ieri, e cioè che c'erano stati altri contatti con la bambina, ma ha negato che la piccola gli sia stata in qualche modo "offerta" dai familiari. Il pm Canovai ha insistito per la custodia in carcere, mentre la difesa ha sostenuto che si tratta di una misura eccessivamente afflittiva e in questo momento gli arresti domiciliari appaiono sufficienti.

"Saremo sicuramente pronti ad intervenire a sostegno delle persone più fragili, com'è in questo caso, di un minore e della sua famiglia: questo è d'altra parte il compito principale delle istituzioni". Lo ha affermato Stefania Saccardi, assessore regionale al welfare, commentando la vicenda del prete arrestato a Calenzano, Diocesi di Firenze, dopo essere stato sorpreso in atteggiamenti intimi in auto con una bambina di dieci anni.

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Saccardi ha parlato a margine della firma di un protocollo fra la Regione e le procure toscane per l'attuazione delle linee di indirizzo giuridico-forensi nella rete regionale Codice Rosa, che prevede percorsi di accoglienza, cura e tutela delle vittime di abusi. "E' una notizia pazzesca - ha detto - allucinante, sicuramente terribile, non solo per il fatto, ma anche per i soggetti che coinvolge. Naturalmente in questo momento dobbiamo avere il massimo riserbo e rispetto per le indagini che sono in corso, ma se i fatti fossero confermati sarebbero veramente sconvolgenti".

"Da cattolico mi auguro che la Chiesa intervenga con durezza, da uomo delle istituzioni chiedo per lui la castrazione come per tutti i molestatori pedofili". E' quanto afferma il parlamentare di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, commentando la vicenda di Calenzano.

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"Il fatto accaduto è gravissimo e non lascia spazio alle interpretazioni - aggiunge Donzelli - una vicenda che ci richiama l'attenzione una volta di più sul tema degli abusi su minori. Noi di Fratelli d'Italia chiederemo un severo inasprimento delle pene per casi del genere - conclude - certamente chi si macchia di episodi del genere deve essere messo nelle condizioni di non poter più nuocere in alcun modo".

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