Il Tirreno

Prato

Sacerdote aggredito dai ladri dopo la messa di Natale

di Azelio Biagioni
Don Massimo Malinconi ha celebrato la messa col cerotto in testa (foto Batavia)
Don Massimo Malinconi ha celebrato la messa col cerotto in testa (foto Batavia)

Don Massimo Malinconi racconta la notte da incubo nella canonica della parrocchia di Mezzana: "Erano in quattro, tutti vestiti di nero, hanno rubato le offerte e le donazioni per i bambini africani". Il parroco è finito all'ospedale ma non molla: "Ho le messe da celebrare"

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PRATO. Aggredito e picchiato la notte di Natale. E' quanto è capitato a don Massimo Malinconi, parroco di Mezzana che, dopo aver celebrato la messa di mezzanotte, rientrando in casa si è trovato faccia a faccia con quattro malviventi entrati nella sua canonica. Al sacerdote è andata bene: lui da solo alla fine è riuscito a mettere in fuga i quattro balordi. Il presbitero è stato accompagnato in ospedale per le visite del caso e medicato alla testa con alcuni punti di sutura.

Magro il bottino dei balordi: hanno portato via le offerte dei funerali (circa 200 euro) e le donazioni destinate ai bambini orfani dell'Africa. Per don Massimo Malinconi questo è il primo anno nella parrocchia di Mezzana, solo da pochi mesi si trova qui. Alle 23,30 celebra la solenne messa della vigilia di Natale. Poi si intrattiene con i parrocchiani per lo scambio degli auguri e per bere una cioccolata calda insieme ai ragazzi del posto. “Era circa l'una e trenta quando sono rientrato a casa – racconta il sacerdote – Ho notato che la porta di cucina era chiusa mentre io solitamente la lascio aperta. Poi una volta entrato ho notato delle impronte per terra, fuori era piovuto anche se poco, diversamente non mi sarei accorto di nulla. Mi sono quindi avvicinato alla porta che si affaccia sul giardino (dalla quale sono entrati i ladri, ndr) e quando l'ho aperta mi sono trovato davanti una figura nera, aveva la calzamaglia e il volto coperto da un passamontagna, sembrava Diabolik".

Ecco il post pubblicato da don Massimo sulla sua pagina Facebook

Tornato ospedale con qualche punto in testa...è un po scioccato.....una brutta esperienza....erano vestiti con...

Posted by Massimo Malinconi on Giovedì 24 dicembre 2015

"L'uomo mi ha minacciato con un cacciavite che mi ha puntato alla pancia - continua il sacerdote - ma per fortuna senza riuscire a colpirmi, avevo indosso ancora un giubbotto pesante essendo rientrato in quel momento. D'istinto gli sono saltato addosso e ne è una colluttazione. Nel frattempo arrivano altri tre uomini, tutti vestiti allo stesso modo, e anche loro mi picchiano. Non pensavo che volessero ammazzarmi, più che altro immaginavo che mi avrebbero legato e imbavagliato per poi rubare quello che potevano. Io urlavo ma nei dintorni c'è solo il cimitero e il campo sportivo e nessuno ha sentito”.

Don Malinconi era a terra con gli uomini che lo picchiavano mentre lui cercava di difendersi. I quattro, dalla descrizione del sacerdote, erano esili e agili. “Il tutto – dice il parroco – sarà durato un minuto. E alla fine se ne sono andati via. Poi mi sono accorto che hanno rovistato in alcuni cassetti ed hanno rubato circa duecento euro, offerte raccolte durante i funerali, e le donazioni per i bambini africani”. Il sacerdote è stato colpito in più parti del corpo, sopratutto alla testa e al naso. Ma don Massimo ha un fisico robusto e non si è lasciato scoraggiare pur essendo da solo contro quattro. Sul posto la Polizia e un'ambulanza che ha trasportato il prete al pronto soccorso.

“Al Santo Stefano – dice don Malinconi - mi hanno fatto la Tac alla testa ma per fortuna è tutto a posto. Sono rientrato in casa alle 5 di stamani e non sono riuscito a riposare nemmeno un'ora. La mia giornata va avanti nonostante quando successo, ho le messe da celebrare e i miei compiti da svolgere. Ammetto di essere scioccato, trovarsi davanti queste quattro figure è stata davvero una brutta esperienza. Parlavano un italiano stentato, erano stranieri ma non saprei dire di che paese potessero essere. Agili, perché hanno scavalcato un muro per entrare in casa. Sicuramente i ladri non pensavano che rientrassi a quell'ora oppure immaginavano fossi già a letto. In quel modo – termina don Massimo - potevano agire indisturbati a piano terra. Invece le cose sono andate diversamente”.

In effetti don Massimo ha celebrato le funzioni della giornata di Natale e molti parrocchiani hanno voluto testimoniargli il proprio affetto e la propria vicinanza alla fine della messa scambiando qualche parola col sacerdote. Sul fronte delle indagini, condotte dalla polizia, non ci sono novità. I rapinatori al momento non sembrano aver lasciato tracce del loro passaggio.

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