Una messa per ricordare il marinaio Rolando Bulletti, morto in guerra
Morì il 16 aprile del 1943 mentre a bordo della torpediniera Cigno portava rifornimenti alle truppe italiane in Tunisia. Fu trovato in acqua col giubbotto di salvataggio che riportava il nome del suo sergente e quindi fu sepolto con quel nome, finchè non si scoprì la verità
PRATO. Domenica 27 aprile alle 9, nella chiesa di Pizzidimonte alla Querce, don Renzo Fantappiè terrà per la prima volta una messa in memoria di Rolando Bulletti il marinaio che perse la vita il 16 aprile del 1943, all’età di 22 anni, quando la torpediniera Cigno, sulla quale prestava servizio, fu affondata dagli inglesi nel canale di Sicilia.
Una storia che finalmente si illuminerà con una santa messa quella di Rolando Bulletti che fu sepolto sotto falso nome, proprio il 27 aprile di settantuno anni fa quando fu raccolto dalle onde vicino all’isola di Pantelleria, e che solo successivamente si scoprirà la vera identitià di quell’uomo che fu trovato cadavere in acqua. Rolando Bulletti, l’unico marinaio di Prato morto in guerra, indossava il giubbotto di salvataggio del suo sergente Athos D’Orazi ed ecco perchè la sua identità non fu accertata subito. La Marina informò le famiglie dando per morto il sergente e per disperso il marinaio pratese. Solo che il sergente ebbe la fortuna di salvarsi e quindi qualche anno dopo potè comunicare di essere ancora vivo, di lì partirono le indagini che portarono alla nuova verità.
A chiedere la messa per Rolando Bulletti che viveva alla Querce in via Firenze 122, è il nipote Giacomo Paolo Boretti che ha coinvolto anche le sezioni di Prato dell’Associazione Marinai d’Italia e dei Combattenti e reduci.