Prato, esposto del Movimento 5 Stelle sulle criticità del nuovo ospedale

di Carlandrea Poli
Prato, esposto del Movimento 5 Stelle sulle criticità del nuovo ospedale

Lo spunto è una nota del direttore dell’Asl di Lucca, Lisandro Fava che chiede verifiche sulla «non conformità dei parametri igienico-sanitari». Invito a medici e infermieri a girare video per poi diffonderli sulla rete

18 gennaio 2014
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PRATO. Il meetup 134 torna all'attacco. Smaltito lo stordimento per la rivelazione del Tirreno sul voto gonfiato al turno delle comunarie del 25 ottobre, Fausto Barosco, Paolo Pastacaldi e Gabriele Pecchioli hanno depositato ieri, venerdì 17 gennaio, una denuncia ai carabinieri e un esposto indirizzato anche alla procura della repubblica, contro il nuovo ospedale Santo Stefano. Sull'inizio travagliato del nosocomio di Galciana i tre esponenti del MoVimento 5 Stelle non hanno nomi specifici da denunciare e, in effetti, l'esposto non è rivolto contro chicchessia. Bensì, i tre chiedono con urgenza indagini e verifiche sulla falsariga di quelli compiuti dalla H.C. sugli “ambienti a contaminazione controllata” presenti nel nuovo ospedale.

In particolar modo, i capifila del meeetup di Beppe Grillo si rifanno a una nota allarmata del direttore della megastruttura ospedaliera dell'Asl di Lucca, Lisandro Fava che basandosi sulle anomalie riscontrate nelle nuove strutture di Prato e Pistoia domanda una serie di verifiche anche sull'ospedale pronto ad aprire nel capoluogo lucchese, affidandole sempre all'Hospital Consulting. La stessa azienda che ha già rilevato nei controlli – si legge nella nota di Fava – la «non conformità dei parametri igienico- sanitari, derivanti da criticità tecniche pressoché identiche».

Il documento ha avuto un seguito fra i grillini, ovviamente, a Lucca ma anche a Pistoia. Quest'ultima sembra la più interessante sul profilo delle anomalie. In effetti, Lisandro Fava ripercorre nel dettaglio cosa non vada al San Jacopo: la difficile tenuta delle porte di filtro nelle aree di degenza destinate all'isolamento; il pericolo di impropria immissione di area esterna nelle sale operatorie; la non rispondenza ai requisiti di legge dell'impianto idrico che distribuisce l'acqua. Che questo possa valere per il Santo Stefano, Barosco e soci lo ricavano per deduzione. E chiamano in causa il sindaco e i medici.

A Roberto Cenni, l'organizer Gabriele Pecchioli avanza un interrogativo secco: «E' la massima autorità sanitaria in città. Qual è la sua posizione? Finora lo ricordiamo per aver inaugurato l'ospedale e per essersi complimentato con Rossi. Da che parte sta: con i cittadini o con gli interessi che hanno voluto il nuovo ospdeale?». Mentre, è il candidato a sindaco del meetup 134, Fausto Barosco a chiedere delle testimonianze di medici e infermieri: «Abbiano il coraggio di girare dei video e di documentare quello che non va, poi provvederemo noi a spammarlo in rete» .

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