Castelfranco, rissa a bottigliate e 24enne in ospedale. Il parroco: «Fascisti solo perché vogliamo pace a casa nostra»
Don Testi: «La sinistra ha fatto finta di non vedere»
CASTELFRANCO. Martedì sera di ordinaria follia in centro a Castelfranco dove tra piazza Ferretti e via Cavour in tre hanno creato problemi di ordine pubblico, dando vita a una lite che si è trasformata in rissa a colpi di cocci di bottiglie rotte. Qualche vicino racconta anche dell’uso di un coltello, a un certo punto dei disordini, ma si tratta di un elemento non confermato. Tutto si sarebbe risolto alle 23 con l’arrivo di una pattuglia di carabinieri che ha interrotto le botte di cui, al momento, non si conoscono i motivi.
Secondo quanto appreso, dei tre protagonisti in negativo dell’ennesima notte d’estate agitata nel paese conciario, in due si sono dati alla fuga. Ne è rimasto uno di 24 anni che, secondo chi ha assistito alla scena, è stato soccorso dal personale sanitario inviato dalla centrale operativa del 116 dell’Asl Toscana Centro per poi essere trasportato all’ospedale San Giuseppe di Empoli in codice verde.
Dalla rissa alla polemica politica
Non si è trattato, quindi, di un episodio dalle gravi conseguenze dal punto di vista sanitario. Però, quello dell’altra sera, è stato l’ennesimo fatto di cui si parla tanto, non solo a Castelfranco. Circostanze in cui i cittadini discutono sui livelli di sicurezza e decoro che caratterizzano i centri abitati. E che spesso sfociano in polemiche anche politiche con critiche accese nei confronti di chi amministra un Comune. In questo caso, al governo di Castelfranco c’è il sindaco di centrodestra Fabio Mini, in carica da un anno. Di recente, proprio Mini ha polemizzato col centrosinistra rispetto all’abbandono dei rifiuti in centro la domenica. Risposte sono arrivate dalla consigliera regionale Alessandra Nardini e dal gruppo di opposizione Castelfranco Unita.
Il parroco: «Ci chiamano fascisti perché vogliamo stare tranquilli a casa nostra»
Ma questa volta ad alimentare la polemica nei confronti di chi ha amministrato il paese fino al 2024 è il parroco don Ernesto Testi, tra i presenti alla rissa dell’altra sera: «I nostri politici di sinistra per anni hanno fatto finta di non vedere e questi sono i risultati. Ci chiamano fascisti e razzisti perché vogliamo stare tranquilli a casa nostra. Nella recente polemica sui rifiuti sollevata dal sindaco Mini hanno fatto intervenire addirittura l’assessora Nardini. Poi si domandano perché la gente vota a destra. Se la prima generazione d’immigrati fosse stata educata a dovere, oggi la situazione sarebbe diversa, compresa quella che riguarda la spazzatura che, effettivamente, viene lasciata ovunque in centro senza una regola».