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Lo schianto

Pontedera, morto a 17 anni travolto da uno scooter: la dinamica e il ritratto della vittima

di Andreas Quirici

	La vittima e lo scooter
La vittima e lo scooter

Raid Amir era uno studente dell’istituto professionale di Pontedera. Era in un gruppo di venti amici reduci dalla Notte bianca in centro

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PONTEDERA. Una grande macchia di sangue sull’asfalto. Numerosi frammenti e pezzi più grandi di plastica appartenenti a uno scooter. È ciò che rimane della tragedia dell’altra notte sulla Tosco Romagnola a Pontedera, quando in centro si cominciavano a effettuare le pulizie dopo la Notte Bianca. Il mezzo a due ruote, secondo una prima ricostruzione, ha investito un ragazzo di 17 anni ferendolo in modo talmente grave che all’ospedale Felice Lotti di Pontedera, dov’è stato trasportato dal 118, i medici poco dopo non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Raid Amir di Ponsacco, studente al secondo anno di “manutenzione mezzi di trasporto” all’Ipsia Pacinotti, e prima ancora alle scuole medie di Lari, è morto attraversando la strada a tarda notte. E ora sono in moltissimi a piangerne per la scomparsa.

Comunità nel dolore

Di sicuro i genitori, Said il padre e Aisha, la madre. Oltre alla sorella e i suoi due fratelli, dei quali uno gemello, anche lui studente all’istituto professionale di Pontedera. E molti tra parenti e conoscenti che ieri affollavano l’appartamento della famiglia di origini marocchine che vive nella cittadina del mobile da tre anni. Tutti presenti per sostenere i genitori e i fratelli. Per dare una mano come si fa nelle comunità unite nel momento del dolore.

Occhi lucidi

Perché di dolore si tratta. Un ragazzo strappato alla vita mentre attraversava la strada in un punto dove non ci sono strisce pedonali. E mentre era con un gruppo di venti amici anche loro reduci dalla serata in centro tra un concerto e l’altro. Molti di questi erano a Ponsacco ieri, avvolti in un abbraccio poco distanti dall’abitazione degli Amir. Occhi lucidi, sguardi nel vuoto, volti tristi. La voglia di gridare la loro rabbia al cielo per la perdita di un amico, di uno che consideravano parte della loro famiglia costruita tra i banchi di scuola o lungo le strade dell’adolescenza che, purtroppo, a volte conduce al senso più profondo della vita, quella che ti obbliga a guardare in faccia la morte e a cercare un perché a quello che è successo.

Impatto tremendo

Questo compito spetterà intanto ai carabinieri della compagnia di Pontedera, intervenuti alle 3 della notte di domenica per i rilievi dopo che era stata allertata la centrale operativa del 118 dell’Asl Toscana Nord Ovest per favorire l’arrivo di un’ambulanza lungo la Tosco Romagnola, all’altezza di via Castelli, una delle traverse della strada statale. Qui si è consumata la tragedia (a cui dovrebbe seguire l’autopsia) con lo scooter su cui viaggiava un coetaneo della vittima e che, nonostante il tremendo impatto e la pressoché distruzione del veicolo, non ha riportato ferite o traumi di grave entità. Da chiarire le circostanze, il motivo che ha portato Raid ad attraversare la carreggiata, se in quel momento fosse solo in mezzo alla strada o in gruppo. E poi, la velocità con cui viaggiava lo scooter, il livello di visibilità a quell’ora, gli eventuali test, a cui dovrebbe essere stato sottoposto, per controllare il suo stato di lucidità.

La ricostruzione

Domande a cui, probabilmente, verrà data risposta nei prossimi giorni, mano a mano che le ombre cominceranno a scomparire da un’indagine che appare complessa. I militari dell’Arma hanno sicuramente ascoltato le persone presenti nel momento in cui il 17enne è stato investito. E hanno lavorato per ricostruire anche la nottata trascorsa dal ragazzo alla guida dello scooter. Pezzi di un puzzle che, però, non consentirà di restituire alla vita Raid Amir, ricordato da tantissime stories su Instagram dagli amici durante tutta la giornata di ieri. Foto, messaggi, cuori, pensieri che promettono di ricordarlo per sempre.

Terribile notizia

Così come non dimenticheranno mai, l’alba di ieri i vicini di casa della famiglia dello sfortunato ragazzo, quando è stata comunicata la tragica notizia ai genitori. “Raid, non è possibile” è stato il grido di dolore lanciato al mondo per un dramma che durerà per sempre nel cuore dei tanti, tantissimi, che gli hanno voluto bene. 

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