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Pallavolo in lutto

Morto dopo la gara di volley della figlia. Il destino beffardo: un caso simile due mesi fa

di Paola Silvi
Boris Tesanovic con la figlia Alice e la moglie Annalisa Mazzini dopo la vittoria della Coppa Italia a fine marzo
Boris Tesanovic con la figlia Alice e la moglie Annalisa Mazzini dopo la vittoria della Coppa Italia a fine marzo

Boris Tesanovic aveva assistito al match dei playoff per salire in A2 della Fgl Zuma di Castelfranco. Il 30 marzo è scomparso in circostanze simili il padre di un’altra giocatrice della stessa squadra

20 maggio 2024
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CASTELFRANCO. Ha vinto una delle partite più importanti della stagione, quella che sabato pomeriggio ha regalato la gara 1 dei playoff promozione alle ragazze della Fgl Zuma di Castelfranco e ha reso il sogno dell’A2 un po’ più vicino. Ma non c’è nessuna voglia di festeggiare questo ennesimo traguardo. Ieri mattina la schiacciatrice Alice Tesanovic ha saputo della morte del padre Boris, ucciso da un malore poche ore dopo il match. Il grido di gioia del volley castelfranchese si è spento in un silenzio colmo di sofferenza, straziato da un lutto che ha sconvolto la squadra e tutto lo staff della società pallavolistica.

Il secondo, poi, in neppure due mesi. Boris Tesanovic era uno dei primi e più assidui tifosi della Fgl Zuma e ovviamente della figlia Alice, classe ’98, in maglia biancoblù da due anni e presente anche a Cesena sabato pomeriggio per assistere alla sfida contro l’Angelini, superata con un netto 0-3 dal team di Marco Bracci.

Ma la sua morte ne ricorda un’altra. Una ferita ancora aperta nei cuori e nelle menti delle atlete e della dirigenza. Il 30 marzo era stata la centrale Alessandra Colzi a dover dire addio al padre. Mentre giocava la finale di Coppa Italia e veniva riconosciuta come miglior giocatrice del torneo portando le compagne a superare la pallavolo Concorezzo e a conquistare il trofeo, Roberto Colzi se n’era andato qualche ora prima. Un destino beffardo che si ripete e non trova un senso. «Siamo senza parole – dice il direttore sportivo Fabio Menichetti – e non riusciamo a capire ciò che ha davvero dell’incredibile. Sabato sera, alla fine della partita, ho salutato Boris. L’ho abbracciato. Dopo due anni, era diventato uno di famiglia. Da Faenza, dove abitava, era venuto a Cesena per sostenere la squadra. Con lui c’erano la moglie, l’altra figlia e la nonna. Poi noi siamo tornati in Toscana e loro a casa. E dopo è arrivata la notizia lacerante, che non ti aspetti».

Non è più tempo di fare festa e celebrare una prestazione che avvicina sempre di più le castelfranchesi alla seconda serie nazionale. È il momento del dolore tanto che la società ha interrotto sui propri canali social ogni comunicazione riguardante la vittoria, pubblicando un messaggio sentito di cordoglio. «Boris era un grande tifoso e la sua simpatia – si legge – ha allietato molte partite. Alice è in viaggio verso Faenza e anche le sue compagne sono pronte a partire per starle vicino. La società è profondamente colpita e rispetterà cinque giorni di silenzio nel rispetto di questa grave perdita, porgendo le più sentite condoglianze ad Alice, alla sorella Alexandra e alla moglie Annalisa Mazzini».

 

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