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Toscana, l'estate del turismo parte col vento in poppa ma pesano i capricci del meteo

di Barbara Antoni
Toscana, l'estate del turismo parte col vento in poppa ma pesano i capricci del meteo

Gli operatori si aspettano un 2024 di grandi numeri e vedono le città d'arte favorite

15 giugno 2024
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Finisce la scuola, le famiglie vanno al mare, o comunque in vacanza: montagna, città d’arte, lago o quello che piace di più. Un automatismo che sa di tradizione per la Toscana, ma che oggi, fra inflazione, stipendi più poveri e lavoro precario, non può essere dato per scontato. Questo giugno però sembra riservare buoni auspici. L’indagine di Tecnè per Federalberghi va in questa direzione, e anche l’opinione, seppure con sfumature diverse, degli addetti ai lavori. Con un comune denominatore, però: il meteo, l’elemento che più di tutti influenza la propensione alle partenze; a maggio ad esempio è stato così capriccioso da distogliere anche i più motivati perfino dall’idea di un fine settimana fuori porta.

A giugno il turismo riparte: secondo l’indagine di Tecnè, quindici milioni di italiani, per metà famiglie con bambini, ha la valigia pronta. Per Roberto Guiggiani, docente di Evoluzione dei mercati turistici presso la Fondazione Campus di Lucca, tutti i presupposti ci sono perché «il 2024 sia un anno di grandi numeri per il turismo, anche in Toscana stiamo riprendendo il ritmo pre pandemia, con una crescita del 3-4% ogni anno. I numeri, finora, sembrano positivi».

Le città d'arte favorite dal meteo


«Da sempre, la fine della scuola segna l’inizio della stagione balneare tradizionale – dice Daniele Barbetti, presidente regionale di Federalberghi – e delle vacanze estive italiane. Vi riponiamo molte aspettative, anche se c’è da fare i conti con la contrazione della capacità di spesa, erosa dall’inflazione. E poi le previsioni meteo, estremamente negative in questa primavera, hanno messo in difficoltà le aziende della costa. Dalla prossima settimana, auspichiamo che tra la chiusura delle scuole e l’inversione del meteo si crei un contesto più favorevole agli spostamenti. Finora il meteo è stato assai ostativo; la prima settimana di giugno è stata assai peggiore degli anni passati, bloccando turismo di prossimità ed esodo delle famiglie. Ad essere determinanti sono stati gli eventi. Va meglio per le città d’arte, che vivono un momento di grande domanda internazionale, e questa risente meno dell’effetto del meteo: se uno straniero prenota un viaggio in Italia non lo disdice per via della pioggia: infatti le città d’arte stanno registrando più presenze. Del resto – precisa – si può dire che il quadro attuale sia il prolungamento dell’incertezza che ha caratterizzato la stagione invernale in montagna. Le strutture ricettive oggi sono sempre più flessibili, vanno incontro al cliente anche sotto data per cambiare il periodo del soggiorno». E conclude sottolineando che «sosteniamo il principio guida per il turismo: stesso mercato, stesse regole; manterremo alta l’attenzione sulle locazioni turistiche, molto cresciute di numero».

Le tendenze del turismo toscano

Quanto alle tendenze prevalenti del turismo toscano, il professor Guiggiani fa notare il permanere di «grandi filoni consolidati: turismo all’aria aperta, sportivo, culturale e delle città d’arte, enogastronomico più di tutto legato al vino. Adesso poi inizia il turismo balneare, che ogni anno però si accorcia un po’: il tempo dei tre mesi dal 15 giugno al 15 settembre si sta comprimendo. Sebbene settembre ormai sia un mese estivo a tutto tondo, vero è che dopo la terza domenica di agosto la stagione balneare va verso il declino». Il motivo scatenante, secondo l’esperto, è che «molti preferiscono diversificare le vacanze. E quindi optano, anche condizionati dalla capacità di spesa, per una permanenza più breve al mare, in modo da permettersi anche un’altra vacanza, magari a fine settembre-ottobre, divenuto un periodo di alta stagione».

Secondo Guiggiani, il momento d’oro delle città d’arte proseguirà fino all’arrivo del caldo torrido. «Il clima sempre più modifica il turismo nelle città d’arte: se fa troppo caldo, camminare diventa difficile. Lo abbiamo potuto osservare molto chiaramente nel 2023; e anche quest’estate, se arriverà il caldo torrido, ne guadagnerà la montagna. E sempre per il fattore clima vedremo sempre più persone decidere le proprie vacanze entro un periodo breve, in base alle previsioni meteo oggi molto precise. La finestra di prenotazione ristretta inciderà sempre più in estate».l


 

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