Pontedera, nuovo campo da basket e gestione condivisa: il piano per far rinascere la “Montagnola”
La Juve Pontedera ristrutturerà l’area dei canestri e la casina. Ci saranno attività legate alla pallacanestro e sorveglianza: la nuova vita del parco dell’Albereta
PONTEDERA. Palleggiare tra gli alberi, correre vicino alle altalene, riposarsi nel verde ma a due passi dal centro. E così l’Albereta o la Montagnola, come in molti la chiamano a Pontedera, il parco pubblico vicino a corso Matteotti, diventa una palestra a cielo aperto. Anzi, meglio. Un presidio sportivo ed educativo, dove entrambi gli aspetti, di fatto due facce della stessa medaglia, scendono in campo per combattere il degrado e ospiti indesiderati. Sentinelle di un nuovo modo di vivere i giardini, grazie a una cogestione tra amministrazione pubblica e società sportive del territorio. L’idea non è nuova ma per l’Albereta si tratta della prima volta. E questo percorso, studiato da tempo, può davvero diventare realtà prima dell’estate. È il progetto di riqualificazione del campo da basket e dei locali a disposizione per i bimbi, con tanto di servizi igienici a cui sta lavorando la Juve Pontedera Basket per creare una “piccola cittadella” dedicata agli appassionati della pallacanestro ma non solo, immersa nella natura. Democratica, popolare, per tutti. «L’intenzione è quella di ristrutturare – dice il presidente della Juve, Luca Belli – il campino in fondo all’Albereta, quello dopo i giochi, e la casina a fianco, per organizzare varie attività di basket, come tornei, gare tre contro tre, partite anche la sera dopo cena. Ma lo sport è solo uno strumento che ci consente di impostare occasioni di ritrovo e offrire proposte nuove non solo per i nostri atleti ma per l’intera città».
Scena desolante
Il basket insomma farà da apripista a un piano di riqualificazione globale del parco. Con la società sportiva pontederese che impegna risorse, scommette e si “inventa” un modo generoso per aprirsi alla città e per rispondere a un’esigenza, quella di intervenire e mettere in sicurezza questo angolo di verde, molto sentita dai pontederesi. Tanto che lo stesso Comune aveva dichiarato, agli inizi di febbraio 2024, dopo un episodio, non proprio isolato negli ultimi anni, di vandalismo, la necessità di rigenerare uno dei luoghi del cuore di Pontedera, spesso devastato dal degrado e dalla sporcizia. I danni, con la forzatura della porta della casina e i rifiuti sparsi ovunque furono una scena desolante. Ma il parco è di tutti, dei bambini che possono giocare, crescere in compagnia dei coetanei, stare all’aria aperta e socializzare. E dei genitori che lo scelgono come posto sicuro per condividere con altri esperienze e confrontarsi. Un’oasi tra l’asfalto. Un giardino da tutelare che invece è capitato si trasformasse in teatro di scorribande notturne e ricovero di senzatetto.
Progetto decoro
Il Comune poi è sempre intervenuto per ripristinare l’ambiente e il decoro ma ora c’è di più. Perché i tempi sono maturi per una svolta che non solo allontani gli atti di inciviltà gratuita ma pianifichi opportunità all’avanguardia. «La nostra presenza – continua Belli – sarà anche una garanzia contro i malintenzionati. Il personale sarà a disposizione per gettare le basi di un percorso educativo che parte dal basket ma trasmette i valori della collaborazione e dell’amicizia al di là dello sport, che faccia da deterrente a chi ha comportamenti scorretti ma che riavvicini invece le famiglie e i tanti ragazzi della città».
Servizi inclusivi
E a sostegno di questa idea il progetto prevede pure il coinvolgimento di altri soggetti. «Si tratta – spiegano l’assessore ai lavori pubblici Mattia Belli e quella al sociale Carla Cocilova – di una gestione condivisa che vedrà, nell’ottica di realizzare servizi inclusivi e diffusi, la collaborazione del centro giochi che attualmente è presente in altri parchi della città. Qui la cooperativa Arnera propone laboratori e attività ludiche per i bimbi qualche pomeriggio alla settimana. La volontà sarebbe quella di allargare le ore e inserirvi pure l’Albereta». Una sinergia tra amministrazione e altre realtà del territorio che racconta un prendersi cura degli spazi pubblici e socializzare in maniera diversa dal solito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA