Macca, sospesa dal Consiglio di Stato la procedura di esproprio dei quattro locali
Il sindaco di Peccioli: «Già riattivate le procedure, il porticato deve essere pubblico»
PECCIOLI. Il Consiglio di Stato ha depositato l’ordinanza che ha accolto l’istanza cautelare della società proprietaria dei quattro locali che si affacciano sul portico della centrale piazza del Popolo.
Sono i locali che l’amministrazione, con una delibera di variante urbanistica del consiglio comunale del 26 agosto 2022, aveva individuato come sede centrale del Macca, Museo di Arte Contemporanea a Cielo Aperto di Peccioli, dando avvio al procedimento di esproprio.
L’ordinanza sospende, per ora, l’efficacia della delibera di consiglio comunale in attesa del dibattimento e rimanda l’esame nel merito della procedura di esproprio all’udienza per la discussione, udienza che deve essere ancora fissata.
«L’amministrazione, in materia di espropri, ha usato la stessa procedura che l’ha vista in diverse occasioni vincente al Tar e al Consiglio di Stato. Difatti, il Tar aveva già respinto il ricorso della società proprietaria con sentenza appellata. In questo caso – spiega il sindaco Renzo Macelloni – una sezione del Consiglio di Stato ha ritenuto di sospendere, relativamente agli immobili della società appellante, l’efficacia della variante in attesa dell’udienza. Quindi dovremmo aspettare la sentenza definitiva e capire quale sarà la decisione finale. Per non perdere, però, ulteriore tempo riteniamo di dover ripartire con una nuova procedura, tenendo conto precauzionalmente dell’atto di sospensiva pubblicato».
È stato dato mandato al responsabile dell’ufficio urbanistica di riattivare le procedure per arrivare il prima possibile al nuovo consiglio comunale in cui si adotteranno tutti gli atti per completare il procedimento di esproprio. «Il progetto dell’amministrazione comunale del Macca è fondamentale, proprio con riferimento al porticato del paese che è il cuore del nostro territorio – aggiunge il sindaco – . Ci dispiace per questo piccolo inconveniente che ritarderà un po’ i tempi di realizzazione finale del progetto, ma continueremo a lavorare nell’ottica di un progetto pubblico fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio». Il primo cittadino spiega che «riteniamo giusto confermare il ruolo pubblico sullo spazio del porticato e punto di riferimento e salotto di un’intera comunità e di tanti turisti. Alla luce dell’attuale sviluppo turistico, che il nostro comune sta registrando, sarebbe impensabile un uso privato di quello spazio».l
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