Pontedera

Sanità

Montopoli, oltre tremila cittadini rischiano di restare senza medico di famiglia

di Nilo Di Modica
Montopoli, oltre tremila cittadini rischiano di restare senza medico di famiglia

Il sindaco: «Ipotesi da scongiurare, serve subito un bando»

30 agosto 2023
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MONTOPOLI. Due medici mancanti sul territorio comunale, che fra poco potrebbero diventare addirittura tre. A confermarlo è anche l'amministrazione comunale di Montopoli, dopo che alcuni giorni fa sono state ufficializzate le dimissioni, presentate all'Asl Toscana Centro, del professor Alessandro Muccignat, medico di famiglia in servizio alla Casa della Salute da poco più di un anno, che se ne andrà ufficialmente l'8 ottobre prossimo.

Situazione resa nota ieri da Il Tirreno che ha inevitabilmente soffiato sul fuoco delle polemiche legate all'emergenza dovuta alla carenza di medici di famiglia. Nei quattro comuni del distretto, al momento, ci sono 5 posti vacanti; numero che potrebbe però a questo punto arrivare anche a 6, in un contesto in cui, nella maggior parte dei casi, anche i bandi indetti per trovare nuovo personale vanno deserti. «Il nostro territorio soffre di una carenza di personale che si ripercuote sui cittadini – scrivono il sindaco Giovanni Capecchi e la vicesindaca Linda Vanni –. Abbiamo immediatamente contattato l’Asl per capire cosa succederà nelle prossime settimane». Una carenza che, per quanto riguarda Montopoli, nasce nel corso degli ultimi 2 anni col pensionamento di alcuni dottori Caciagli, Rinaldi, Tesi e Carli, sostituiti in maniera stabile solo da 2 medici, di cui uno a breve dimissionario.

«Il rischio è che si arrivi ad oltre 3mila assistiti scoperti, con l'impossibilità per gli altri medici di assorbirne di nuovi, avendo già raggiunto il numero massimo di assistiti – continuano i due amministratori –. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per chiedere urgentemente un nuovo bando per la nostra zona. Due anni fa sostenemmo la raccolta firme popolare per chiedere all'Asl di rivedere quelle strategie che non permettono di aumentare il numero di pazienti dei medici a tempo determinato, andando di fatto a ledere quel diritto alla libertà di scelta dei cittadini. Adesso chiediamo che si arrivi a una soluzione definitiva per evitare di ritrovarsi periodicamente a dover affrontare una situazione d'emergenza».l


 

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