Pontedera

Il ritorno del calcio

Terricciola, torna il pallone nel segno dei Perugi: padre presidente e figlio allenatore

Un allenamento della Polisportiva Terricciola in vista dell’inizio del campionato
Un allenamento della Polisportiva Terricciola in vista dell’inizio del campionato

A Terricciola rinasce la squadra Figc con Ovidio e Cristiano protagonisti

30 agosto 2023
2 MINUTI DI LETTURA





TERRICCIOLA. Il calcio, quello targato Figc, riparte a Terricciola. E sarà, promettono i dirigenti della squadra non con il freno a mano tirato. «Spero di riuscire a riportarla nelle categorie più alte, anche se i favori del pronostico sono sicuramente per altre realtà» confessa il presidente Ovidio Perugi.

Dopo due anni di pausa, quando il Tre Torri Terricciola lasciò la piazza della Seconda categoria, ecco la polisportiva Terricciola che affronta la Terza categoria, il gradino più basso del calcio italiano ma non il meno glorioso. Perché c’è di mezzo il nome del paese, si va in campo per i compaesani, e il campanilismo – si sa – recita un grande ruolo. Nel gagliardetto un calice di vino e una fragola: il riassunto di Terricciola. I colori sociali sono sempre quelli: biancazzurri. Così come il cuore da lanciare, si dice, oltre l’ostacolo.

«La preparazione – spiega il direttore sportivo Marco Cecconi – l’abbiamo iniziata lunedì sera, sul nostro campo. Il mister Cristiano Perugi ha già iniziato a far sudare i ragazzi».

Perché il primo appuntamento, tra una quindicina di giorni è con la Coppa Toscana, poi a metà ottobre inizierà il campionato di Terza categoria. Un’altra formazione affronta il Secondo livello Uisp.

Un Perugi (Ovidio) a capo della società, un altro Perugi (Marco) come allenatore: sono padre figlio. E la cosa non è detto che rappresenti una facilitazione. Per entrambi.

Non sono terricciolesi, ma capannolesi, come il diesse Cecconi. Un motivo in più per far bene sul colle, far girare il pallone come si deve e dare soddisfazione ai tifosi. Che già sorridono al solo fatto di rivedere la squadra, la squadra del loro paese confrontarsi sul campo con quelle dei paesi del circondario. E magari rimandarle a casa sconfitte.

Del resto è questo da sempre il motivo trainante dello sport in genere e del calcio a qualunque livello. Se poi c’è di mezzo il rintocco del campanile... Quello di Terricciola.

© RIPRODUZIONE RISERVATAì
 

Primo piano
Il racconto

Virus Toscana, il forte mal di testa poi la corsa al pronto soccorso: «Così abbiamo salvato mio figlio»

di Ivana Agostini