William, a 10 anni nuovo "Alfiere della Repubblica": si è contraddistinto durante la pandemia nell’aiutare i compagni di classe
La motivazione: “Lasciava il materiale scolastico nelle cassette della posta dei compagni malati”
PERIGNANO. Tra i trenta nuovi Alfieri della Repubblica nominati dal Presidente Mattarella c'è anche William D’Alascio. Dieci anni, William si è contraddistinto per il suo impegno e la generosità con cui, nelle fasi più difficili della pandemia, quotidianamente - si legge nelle motivazioni - ha raccolto il materiale realizzato in classe e lo ha portato a casa dei compagni che di volta in volta avevano contratto il virus. In questo modo ha consentito a tutti di non restare indietro rispetto alla programmazione della classe. E’ stato soprannominato “il postino di Perignano”, la frazione in cui vive, perché come un vero postino lasciava il materiale scolastico nelle cassette della posta dei compagni malati. Anche William D'Alascio è stato scelto come testimone di un comportamento diffuso e solidale tra i giovani che illustrano un mosaico di virtù civiche - scrive il presidente Mattarella - di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani”.
La motivazione: “Per l’impegno e la generosità con cui, nelle fasi più difficili della pandemia, si è assicurato che i compagni di classe, costretti in casa dal virus, non rimanessero indietro nel programma di studi, consegnando loro i compiti “a domicilio” come un vero postino.William frequenta la scuola primaria e si è contraddistinto, nel periodo più difficile della diffusione del Covid, per l’impegno e la generosità con cui quotidianamente ha raccolto il materiale realizzato in classe e lo ha portato a casa dei compagni che di volta in volta avevano contratto il virus. In questo modo ha consentito a tutti di non restare indietro rispetto alla programmazione della classe. E’ stato soprannominato “il postino di Perignano” (la frazione in cui vive) perché come un postino lasciava il materiale scolastico nelle cassette della posta dei compagni malati”.