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Sindaco-ingegnere contro lo stallo del superbonus: «Serve al risparmio e a migliorare l’ambiente»

Sindaco-ingegnere contro lo stallo del superbonus: «Serve al risparmio e a migliorare l’ambiente»

Mirko Bini ha realizzato un report sulla situazione dei lavori legati al 110% a Terricciola: «Numeri che dimostrano una diminuzione di consumi e quindi di costi per le famiglie»

25 luglio 2022
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Terricciola Il piccolo comune sulle colline dell’Alta Valdera è già green. E non solo per le colline dove si produce dell’ottimo vino ma per la capacità di avere riconvertito impianti e abitazioni rendendoli in grado di produrre energia rinnovabile. Mirko Bini, sindaco di Terricciola, non ha dubbi sulle potenzialità dei pannelli fotovoltaici sui tetti delle case, così come sugli interventi di efficientamento energetico degli edifici.

Lo afferma a ragion veduta, visto che il suo lavoro di ingegnere lo porta tutti i giorni a misurarsi con questi temi. «Si fa un gran parlare di 110% e bonus edilizi in genere. Sento e leggo cose che non hanno alcuni riscontro nella realtà. Allora mi chiedo: perché bloccare una misura così importante? Se già su un piccolo comune, come Terricciola, si riesce ad avere dei miglioramenti così tangibili in termini di investimento, di miglioramento ambientale e di risparmio per le famiglie, perché non incentivare questa misura? Che si facciano tutti in controlli necessari ma che si permetta alle famiglie, in particolare ai proprietari di abitazioni costruite con i vecchi criteri edilizi di sfruttare questa opportunità? Al netto di maggiori controlli sui finti cantieri, perseguendo i furbetti che soprattutto sul bonus facciata hanno truffato lo Stato – afferma Bini – ma questa misura dimostra attraverso i numeri quanto aiuta le famiglie (molto più dei bonus una tantum da 200 euro). Si investe sul patrimonio edilizio e si migliora la qualità dell’ambiente, ci rendiamo energeticamente autosufficienti e facciamo guadagnare le famiglie dando loro più potere di acquisto nella vita di tutti i giorni».

Sono solo parole? Proprio per dare corpo a quanto affermato, il sindaco Bini ha realizzato un report per capire i benefici collegati agli aiuti nell’edilizia. Il dati riguardano il superbonus 110% per l’efficientamento energetico. Le unità abitative trattate sono finora 63, altri sette cantieri sono in fase di stallo. Fotovoltaico installato pari a 404 kw. Il conseguente risparmio in energia primaria non rinnovabile è di 665.710,55 Kw/h all’anno. Risparmio in termini di Co2, quindi di agenti che alterano il clima, di 175.081,87 chili di Co2, sempre secondo i dati forniti dall’ingegnere. In più, sono stati installati 5.331,92 metri quadrati di cappotto termico (tetti e superfici verticali) convertendo il patrimonio edilizio da classe F a quella A 3 (in media) con investimenti sul territorio per tre milioni e mezzo di euro. Energia pulita prodotta dopo questi interventi: 484.800 kw/h.

Cosa significa questo per le famiglie? Un consumo ridotto del 40per cento in un anno di gas, una spesa minore del 70 per cento sulle bollette dell’energia e circa 200 euro all’anno di energia immessa (prodotta). «Siamo davvero sicuri di voler buttare al macero queste opportunità? – dice ancora il sindaco di Terricciola, Mirko Bini –. Ho l’impressione che per non volere attuare controlli seri si preferisca buttare il solito fumo negli occhi, creare mille incertezze, con l’unico risultato di penalizzare aziende e famiglie».

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