Ancora grave 55 giorni dopo l’incendio, il paese tifa per Marco: «Donate sangue»
Doveri è ricoverato al centro ustionati di Cisanello e ha bisogno di trasfusioni, appello del gruppo Fratres ai donatori
TERRICCIOLA. Marco sta ancora male. Un paese intero fa il tifo per lui. Si informa costantemente con discrezione sulle sue condizioni di salute, ma cerca anche di fare qualcosa di concreto per il suo “Nello”, come lo chiamano tutti, lanciando l’appello a donare sangue.
Marco Doveri, 47 anni, è ricoverato al Centro grandi ustionati di Cisanello, dove è arrivato il 23 settembre scorso, dopo essere rimasto gravemente ferito nell’incendio che ha devastato la sua tappezzeria in via Volterrana a Selvatelle, che da quel giorno è chiusa.
Un inferno di fumo e fiamme, dal quale Marco è uscito con ustioni alle mani, alle braccia e al torace.
L’artigiano stava lavorando nel magazzino della ditta, un locale di circa trecento metri quadrati dove aveva stoccato tende da sole, zanzariere e altro materiale da riparare o da vendere, quando è divampato il rogo, probabilmente da un contenitore di colla, entrata a contatto con una fonte di calore.
Marco si è salvato. È uscito da solo dalla sua attività in fiamme, «parlava, era cosciente, il volto sembrava a posto, non toccato dal fuoco, ma la situazione era molto seria, mani e braccia erano ridotte davvero male», avevano raccontato alcuni testimoni che gli avevano prestato i primi soccorsi, in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco e dell’ambulanza che l’ha poi trasferito a Cisanello.
Dove si trova tutt’ora, in prognosi riservata, cinquantacinque giorni dopo quella mattinata da incubo per tutto il paese, con decine di persone che scesero in strada durante le operazioni di spegnimento per avere notizie su Doveri, conosciuto da tutti e stimato per la sua disponibilità e per la dedizione al lavoro.
Dopo la grande paura iniziale, nelle ore successive all’incendio, filtrava un certo ottimismo, ma le sue condizioni sono ancora gravi, per le conseguenze delle ustioni.
Il quarantasettenne deve essere sottoposto a una serie di interventi chirurgici e per questo ha bisogno di trasfusioni di sangue.
Così, proprio il gruppo Fratres di Selvatelle, ha scritto una lettera a tutti i donatori.
Un messaggio di poche righe – che poi è rimbalzato anche sui social network – per invitare tutti, paesani e non, a recarsi al centro trasfusionale per aiutare l’artigiano ricoverato in ospedale.
«È arrivata una richiesta di emergenza sangue da parte di un nostro compaesano – si legge nella lettera firmata dal consiglio direttivo dell’associazione -. Chiediamo con celerità, a tutti i donatori disponibili di prenotare ed effettuare la propria donazione. Il tipo di sangue richiesto è il gruppo “A negativo”. Certi della vostra sensibilità della vostra solidarietà, inviamo un abbraccio fraterno».
Un appello, quello partito da Selvatelle, che ha ben presto varcato i confini della frazione del comune di Terricciola ed è stato rilanciato in queste ore anche da altri gruppi Fratres e associazioni di volontariato della zona attraverso i vari canali social e condiviso da decine di utenti anche sui gruppi paesani, con i post che vengono spesso accompagnati da messaggi di incoraggiamento rivolti allo stesso Doveri e di sostegno alla sua famiglia, che lo sta supportando con amore in questa battaglia.
Una mobilitazione collettiva innescata con la speranza che tanti piccoli gesti di altruismo, possano contribuire ad aiutare l’artigiano a superare questo momento delicato.
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