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I bimbi spingono il Monte pisano verso la rinascita

I bimbi spingono il Monte pisano verso la rinascita

Messe a dimora 52 piantine di quercia nel terreno di una famiglia che rischiò di perdere la casa nell’incendio di febbraio

12 novembre 2019
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VICOPISANO. Messe a dimora, domenica scorsa, le prime 52 piantine di quercia, roverelle, alle Mandrie di Sotto, sul Monte Pisano, da un gruppo di bambini e bambine del catechismo della parrocchia di Vicopisano, nel terreno della famiglia Frosini che, durante l’incendio a Vicopisano di fine febbraio 2019, ha perso parte del bosco e ha rischiato di perdere anche la casa. La rinascita è partita proprio da qui, grazie alla generosità di questa famiglia e a un’idea delle catechiste, con il patrocinio del Comune, rappresentato dal sindaco Matteo Ferrucci, dall’assessora al Montei Fabiola Franchi e dal consigliere con delega al dissesto idrogeologico Guglielmo Grasso e la fondamentale collaborazione degli operai forestali, della Regione Toscana, del coordinatore Aib-Antincendio Boschivo per la provincia di Pisa e per il Monte Francesco Drosera, del Gva-Vicopisano e di Luca Batoni, di "Ficcatelo in Tasca", associazione ambientale che ha introdotto i bambini a questa giornata.

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«Siamo saliti sopra un mare di nebbia, fino a trovare il sole a illuminare il nostro percorso - spiega l’assessora Franchi -, un paesaggio mozzafiato a sottolineare la bellezza sempre nuova del nostro Monte. In alcune tappe, con disegni e spiegazioni, le catechiste hanno illustrato ai bambini e alle bambine l’importanza del loro gesto, della messa a dimora di nuove piantine, della tutela del Monte e dell’ambiente, soffermandosi sui danni causati dagli incendi e su cosa ognuno di noi può fare per avere cura della natura.

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Gli operai forestali e i volontari dell’antincendio hanno preparato le buche. Un momento emozionante, soprattutto per la cura e l’attenzione dimostrate dai più piccoli nella messa a dimora delle piantine e nell’apposizione dell’etichetta che "assegna" un albero a ogni bimbo e bimba».«Hanno fatto una cosa bellissima, grazie ai bambini e alle bambine, alle catechiste, alla parrocchia, alla Regione, a Drosera, agli operai forestali, ai nostri volontari antincendio, a Luca Batoni. Ma, lo ribadisco, i protagonisti di questa splendida mattina sono stati i più piccoli, e a loro, che sono il futuro, affidiamo il Monte. Cresceranno insieme a queste piantine - ha aggiunto il sindaco Ferrucci - e siamo certi che proteggeranno al meglio loro, il bosco che nascerà, e che seguiranno nel tempo, e il Monte. Non potrebbe essere in mani migliori».

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«L’auspicio - ha detto Daniela Villani, del gruppo delle catechiste - è che iniziative simili si moltiplichino sul territorio. Sempre con la necessaria collaborazione e le indispensabili indicazioni della Regione, ovviamente. Ci auguriamo che altre persone, e altri bambini e bambine con loro, organizzino iniziative simili. Il Monte sta rinascendo e ha bisogno di noi». --

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