Lo schianto
Il vecchio cimitero cade a pezzi
di Sabrina Chiellini
Raccolte circa 380 firme per chiedere all’amministrazione comunale di fare i lavori al più presto
06 luglio 2017
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CASCINA. Se ai morti sepolti nel cimitero di via Fosso Vecchio il requiem lo cantano le rane, che ormai vicino nello stagno che si è formato nel cantiere dell’ampliamento ormai abbandonato, i parenti dei defunti che sono nel cimitero vecchio di Cascina, in viale Comaschi, rischiano di trovarsi sotto una pioggia di calcinacci. Il camposanto cade a pezzi. Il problema è vecchio, fa parte di quelli ereditati dal passato ma ha bisogno di soluzioni nuove, attuali. Invece in prossimità delle volte che sono pericolanti il Comune l’azienda che si occupa della gestione dei cimiteri e anche della loro manutenzione ha posizionato alcuni cartelli di divieto di ingresso e niente più. Stanchi di questa situazione e dei disagi che subiscono in modo particolare gli anziani i cittadini si sono rivolti in questo ultimo anno all’amministrazione comunale. E ora hanno organizzato una raccolta firme, ne hanno messe insieme circa 380, in cui si rivolgono direttamente alla sindaca, Susanna Ceccardi, con una lettera aperta. Il malumore è grande, come spiega Narciso Picchi, parlando a nome di alcuni cittadini che sono stanchi di non poter raggiungere, a causa delle barriere architettoniche e degli impedimenti dovuti a transenne e altri ostacoli messi a segnalare il pericolo.
«Siamo un gruppo di cascinesi residenti e non, che frequentano assiduamente il cimitero "vecchio" di Cascina e a cui, per ragioni a lei comprensibilissime siamo molto legati. Per tutti noi ogni volta che varchiamo il cancello riaffiorano ricordi e volti molto cari. Da ormai troppo tempo assistiamo ad un degrado delle opere murarie, specialmente della parte delle coperture (tetto, soffitti e volte) che ad oggi mettono a rischio l'incolumità dei frequentatori del cimitero stesso», scrivono, spiegando le ragioni delle loro richieste. In questi mesi si sono confrontati con il vicesindaco, Michele Parrini (lista civica) ma vorrebbero parlare con la sindaca.
« Alcuni di noi hanno cercato di avere un incontro con la sindaca che purtroppo, per i molteplici impegni in agenda, non ha potuto ricevere, facendoci incontrare con il vicesindaco, dal quale non abbiamo avuto risposte esaustive o perlomeno ritenute non soddisfacenti». Da qui la decisione di scrivere una lettera aperta.
«La nostra è una critica costruttiva per il bene di uno del monumenti più importanti della nostra città. Per questo chiediamo che venga messo in bilancio comunale al più presto la sistemazione del perimetrale delle cappelle e dei loggiati. Nel frattempo chiediamo che le zone che recano pericolo siano dotate di impalcature di sicurezza e che vengano tolte le transenne che sono di ostacolo al libero passaggio nei loggiati contravvenendo alle normative di legge riguardanti l'abbattimento delle barriere architettoniche in favore delle categorie più deboli».
L’assessore che si occupa dei cimiteri è Gino Logli (Forza Italia). Proprio in queste settimane gli uffici comunali hanno completato quello che viene definito un lavoro certosino di ricognizione dei cimiteri la cui gestione era stata demandata completamente ad un’azienda esterna la Cft (e prima ancora l’Arca di Cascina) senza che il Comune avesse un controllo diretto di quello che succedeva negli oltre venti cimiteri diffusi sul territorio. L’amministrazione comunale ha da poco stanziato circa 100mila euro per la manutenzione dei cimiteri e per iniziare alcuni lavori più urgenti. Cascina ha le tariffe cimiteriali più alte della provincia. Tanto per avere un esempio, nel 2010 gli aumenti applicati dal gestore per i servizi cimiteriali sono stati in media del 20%.
Sabrina Chiellini
«Siamo un gruppo di cascinesi residenti e non, che frequentano assiduamente il cimitero "vecchio" di Cascina e a cui, per ragioni a lei comprensibilissime siamo molto legati. Per tutti noi ogni volta che varchiamo il cancello riaffiorano ricordi e volti molto cari. Da ormai troppo tempo assistiamo ad un degrado delle opere murarie, specialmente della parte delle coperture (tetto, soffitti e volte) che ad oggi mettono a rischio l'incolumità dei frequentatori del cimitero stesso», scrivono, spiegando le ragioni delle loro richieste. In questi mesi si sono confrontati con il vicesindaco, Michele Parrini (lista civica) ma vorrebbero parlare con la sindaca.
« Alcuni di noi hanno cercato di avere un incontro con la sindaca che purtroppo, per i molteplici impegni in agenda, non ha potuto ricevere, facendoci incontrare con il vicesindaco, dal quale non abbiamo avuto risposte esaustive o perlomeno ritenute non soddisfacenti». Da qui la decisione di scrivere una lettera aperta.
«La nostra è una critica costruttiva per il bene di uno del monumenti più importanti della nostra città. Per questo chiediamo che venga messo in bilancio comunale al più presto la sistemazione del perimetrale delle cappelle e dei loggiati. Nel frattempo chiediamo che le zone che recano pericolo siano dotate di impalcature di sicurezza e che vengano tolte le transenne che sono di ostacolo al libero passaggio nei loggiati contravvenendo alle normative di legge riguardanti l'abbattimento delle barriere architettoniche in favore delle categorie più deboli».
L’assessore che si occupa dei cimiteri è Gino Logli (Forza Italia). Proprio in queste settimane gli uffici comunali hanno completato quello che viene definito un lavoro certosino di ricognizione dei cimiteri la cui gestione era stata demandata completamente ad un’azienda esterna la Cft (e prima ancora l’Arca di Cascina) senza che il Comune avesse un controllo diretto di quello che succedeva negli oltre venti cimiteri diffusi sul territorio. L’amministrazione comunale ha da poco stanziato circa 100mila euro per la manutenzione dei cimiteri e per iniziare alcuni lavori più urgenti. Cascina ha le tariffe cimiteriali più alte della provincia. Tanto per avere un esempio, nel 2010 gli aumenti applicati dal gestore per i servizi cimiteriali sono stati in media del 20%.
Sabrina Chiellini