«Dateci fiducia, se ci saranno problemi non avremo esitazioni a intervenire»
Ettore Saracca interviene con decisione sulle polemiche per le scelte della nuova proprietà
PISTOIA. «È importante, ora, creare un clima di solidarietà attorno alla squadra». Ettore Saracca scandisce bene la parola solidarietà. Il tono è fermo, la voce sicura, come durante tutta la chiacchierata - durata un’ora - che il direttore generale del Pistoia Basket ha portato avanti con la stampa, e in cui sono state ribadite le perplessità e i timori (anche dei tifosi) che gli organi di informazione hanno raccontato in queste settimane.
Rowan è consapevole delle scelte forti che ha fatto, consapevole dell’effetto che queste hanno avuto sulla tifoseria?, è stato chiesto. E Saracca ha risposto, semplicemente, sì. Il presidente americano è piuttosto «rigido» nel suo modo di comunicare. Non di ridondante eloquio insomma, neppure nella sua lingua madre. Ma è uomo di basket da una vita e consapevole delle scelte che ha fatto. «Il Pistoia Basket ha vissuto un cambiamento epocale, alla proprietà italiana è subentrata una proprietà a maggioranza americana. Come tutti i cambiamenti questo ha provocato una destabilizzazione nell’ambiente circostante. Era tutto previsto». Non la forza della spaccatura con la città che sembra essersi creata ma «questi passaggi possono essere subìti o gestiti». E Saracca è un dirigente che appartiene alla seconda categoria.
Il messaggio ai tifosi, in una mattina bollente di metà luglio è: «Abbiate fiducia. Lasciateci lavorare». Sopratutto: «Se ci saranno problemi la società non li nasconderà. Interverremo».
Anche, è stata la domanda provocatoria, se uno dei problemi - ad esempio - fosse un rendimento non all’altezza del figlio del presidente, Maverick, che è stato ingaggiato con contratto annuale? Il direttore generale annuisce con la testa e risponde di sì. Conoscendo Rowan non ha dubbi. Anche se nessuno a Pistoia, chiaramente, si augura un cattivo rendimento.
«Se c’è disponibilità da parte di tutti possiamo fare cose importanti. È il mio secondo anno da dirigente. Il progetto pluriennale con il Pistoia Basket si è integrato con un altro progetto, subentrato in corso d’opera. Lo scorso anno dissi, prima dell’inizio della stagione, che guardavo al campionato con ottimismo. Mi sento di fare la stessa considerazione per quello in partenza. Ho visto centinaia di video dei giocatori acquistati. Secondo me ci sorprenderanno. Il progetto della società è ambizioso, lo dimostra il fatto che a Dante Calabria, nuovo coach, è stato proposto un contratto triennale».
Ambiziosi sul piano sportivo e con voglia di investire in città. «Pistoia è centrica rispetto al nostro progetto», ribadisce. Dopo parole così chiare la tregua diventa un “patto tra gentiluomini”. In maniera molto americana si potrebbe dire: «Prendiamo i popcorn e stiamo a vedere».
Saracca non entra nel merito delle cifre ma afferma che «i ricavi stanno andando molto bene» e che senza il closing con la East Coast Group Italia la società sarebbe andata avanti «ma con più fatica. Quest’anno, al 30 giugno, eravamo già sicuri dell’iscrizione al campionato».
«Il nostro obiettivo è garantire un futuro solido a Estra, gli accordi presi sono di carattere pluriennale. E d’altra parte – aggiunge – il futuro è questo. Anche Bologna (sponda Virtus), dopo Trieste, sembra stia seguendo questa strada». Saracca sostiene che in via Fermi «non sono arrivate altre offerte. Niente da imprenditori locali».
Per quanto riguarda la parte sportiva, Saracca non entra nel merito. «Il direttore sportivo Sambugaro lavora in autonomia confrontandosi con la presidenza in maniera costante».
Sarà un campionato «più livellato rispetto alla scorsa stagione. Avremo una mentalità di gioco diversa rispetto al passato, con un approccio tecnico e tattico differente. Ero fiducioso lo scorso anno e, lo dico il 19 luglio, lo sono anche ora». Si alzano i toni quando viene fatta notare l’anomalia rispetto a «una squadra costruita senza un coach». Perché Dante Calabria, dopo l’addio di Brienza (qualcuno lo definisce allontanamento del coach dell’anno) è stato ufficializzato a campagna acquisti praticamente finita. Le cause, burocratiche e non, che hanno portato all’annuncio tardivo del coach non incideranno sulla stagione perché, afferma il direttore generale, «la società è pronta a intervenire in caso di problemi».
Pistoia è l’unica squadra toscana in serie A. I dati dicono che il 35% degli spettatori sugli spalti del PalaCarrara, quest’anno, venivano da altre parti della Toscana. L’obiettivo è avvicinare di più i pistoiesi e continuare ad attrarre “gli stranieri”.
Il 24 luglio si terrà la conferenza stampa di presentazione della campagna abbonamenti. Sarà la prova del nove: a inizio campagna, nel 2023, furono sottoscritti 1900 abbonamenti, saliti a 2.222 nel girone di ritorno. Saranno annunciate «importanti novità» dal reparto marketing. Vediamo il grado di attecchimento nello zoccolo duro degli aficionados biancorossi e dei nuovi possibili spettatori.
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