Macrì: «Sogno di conquistare la promozione con la Pistoiese»
Al Melani (ore 14,30) di scena il Borgo San Donnino
PISTOIA. La novità potrebbe essere il ritorno della fascia sul braccio di Caponi. Ieri ha parlato il redivivo neo arancione Davide Macrì e non l'allenatore come d'uso prima delle gare di campionato. La squadra ha svolto la rifinitura a porta chiuse.
L'unica informazione resa disponibile dal club alla vigilia di Pistoiese - Borgo San Donnino (oggi ore 14,30) è la lista dei convocati. Nell’elenco non compare Davì, mentre torna disponibile La Monica. Il capitano ha rimediato un colpo nel derby contro il Prato e non sarà della partita.
Ignoto il grado di forma di La Monica, che torna tra i convocati dopo oltre un mese. Subì, lo ricordiamo la distorsione a un ginocchio a causa di una buca del terreno del Melani il 14 ottobre. Si temeva la lesione del crociato. Qualche settimana dopo in un prepartita mister Consonni parlò invece di due mesi per riaverlo disponibile. Evidentemente si sono bruciate le tappe.
«Vincere un derby – esordisce Macrì – segnando tre gol e dando prove di grande solidità difensiva non era scontato. Ora serve tenere i piedi per terra e ripartire da quanto fatto mercoledì. Il San Donnino gioca molto con le ripartenze, è una squadra arcigna e difficile da affrontare».
Poi l’affermazione che farà contenti i tifosi: «Spero di potermi prendere quello che ci è sfuggito la passata stagione», dice riferendosi alla mancata promozione. E sul suo addio rivela: «Ero andato via dalla Pistoiese perché non aveva la forza per tenere dei giocatori. Mi era stato perciò offerto un contratto molto più basso del precedente. Non parlo solo di me: anche di altri ragazzi, gli stessi Viscomi e Andreoli. Se la rosa dell’anno scorso – analizza – fosse stata tenuta per un 50/60% oggi la Pistoiese sarebbe ad un livello superiore rispetto ai punti che ha».
Il fantasista rivela anche un retroscena riguardo il suo ritorno in arancione: «C’è stata una telefonata sabato pomeriggio (11 novembre). Mi chiamò il presidente con Davì e Caponi chiedendomi se potevo ritornare».
Per la verità la Pistoiese non ha un presidente nel suo organigramma, ma non è difficile che il riferimento fosse a Maurizio De Simone. Interessante scoprire che non avendo il club nemmeno un direttore sportivo siano l’attuale capitano e colui che indossava la fascia l’anno scorso ad occuparsi di queste cose. Macrì racconta anche le cause del suo divorzio dal Romana Fc: «Da due mesi a questa parte ho visto tutto l’ambiente Romana, fatta eccezione ovviamente della squadra, in cui non c’era più fiducia nel calciatore. Non riesco a stare in un posto in cui mi senta messo in cattiva luce. Un giocatore in questa situazione non rende la domenica come vorrebbe e potrebbe fare».
Riguardo la gara di oggi di oggi Macrì lascia spazio ai dubbi sull’assetto tattico: «Il mister valuta la formazione che scende in campo la domenica in base di ciò che vede il sabato», dice. In effetti per fargli posto, ammesso che sia schierato dal primo minuto, il tecnico sarebbe costretto ad escludere un over. Dando per scontato che l'escluso non possa essere Caponi, ormai fulcro del nuovo progetto, gli indiziati sarebbero Silvestro che è stato tra i migliori a Prato e Pertica, sostituto di Davì al Lungobisenzio prima di uscire per infortunio.
Nel secondo caso potrebbe tornare alla difesa a quattro, oppure schierare Goffredi (o Beconcini) nello schieramento a tre.
Sappiamo che il tecnico brianzolo non si lasci scoraggiare dai problemi tattici, ma adatti la squadra alle caratteristiche degli uomini a disposizione. Se l'escluso fosse Pertica, la fascia tornerà al braccio di Caponi.
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