La Pistoiese viaggia a vele spiegate. «Sicuri di raggiungere l’obiettivo»
La vittoria 2-1 ad Agliana accende ancora di più l’entusiasmo dell’ambiente. I tifosi come dodicesimo uomo in campo: erano oltre 600 ad assistere al derby
PISTOIA. La Pistoiese a Agliana ha scoperto di non essere Di Biase e Barzotti dipendente, vincendo senza l'aiuto dei due punteri. E scopre pure che il pubblico è stato il dodicesimo uomo. Vale la pena notare che a una manciata di minuti dalla fine con le squadre sullo 0-0, un gigantesco striscione spuntato all'improvviso ha avuto un effetto taumaturgico sulla gara: lancio in area dalla trequarti senza pretese, Spurio fa un passo per intervenire in uscita poi rinuncia. Florentine è invece al posto giusto nel momento giusto per gonfiare la rete.
«Ho sentito il portiere dire “lascia”, invece l’ho anticipato», dice il francese. È l’1-0 che tiene in vita la Pistoiese nella lotta per il primato e soprattutto che orienta una gara sporca. Sei vittorie di fila, le ultime due faticando oltre il lecito contro Salsomaggiore e Aglianese sono il viatico giusto per coronare un’impresa che ha i contorni dell’incredibile. L’ambiente ci crede e si è visto dalla partecipazione del pubblico arancione: oltre seicento se si considerano coloro che alla fine hanno deciso di seguire la gara in tribuna coperta.
Un segno del destino si può leggere pure nel raddoppio, arrivato non da uno qualunque, ma dal capitano della squadra. La perfetta trasformazione da parte di Caponi della punizione conquistata da Andreoli (meno male che non stava bene) ha messo il sigillo sulla gara e tolto le preoccupazioni all’allenatore, il quale alla vigilia aveva affermato di temere il difetto di non chiudere le partite. Lo stesso Caponi cavalca gli entusiasmi: «Appena ho segnato mi è venuto spontaneo andare a cercare l’abbraccio del pubblico. La vittoria ci fa credere nell'obiettivo. Anzi siamo sicuri di raggiungerlo. Voglio la curva aperta».
L’Aglianese in doppio svantaggio ha accorciato solo al terzo dei quattro minuti di recupero concessi dal signor Acquafredda di Molfetta, troppo tardi per rimontare. Mister Baiano aveva studiato alla perfezione la partita e sperava di fare lo sgambetto alla Pistoiese, ma per la terza volta su altrettante gare deve recriminare sul risultato, ma non sulla prestazione dei suoi ragazzi. Insomma il derby va in archivio con un vincitore e un vinto, ma a vincere è stato soprattutto lo sport. La provincia di Pistoia esce a testa alta: la sfida è stata accesa ma assolutamente corretta. L’Aglianese ha masticato amaro per il punteggio finale, ma sorride per un importante incasso ottenuto al botteghino: si è sfiorato il sold out. Unico rammarico in casa arancione è che la Giana, pur incerottata, ha stravinto col Lentigione. La squadra di Chiappella è scesa di nuovo in campo priva del bomber Fall, ma ha scoperto il 23enne Fumagalli, il quale ha segnato cinque reti in quattro giorni tra coppa e campionato. Chiappella ha attribuito alle 40 partite disputate quest’anno la causa dei tanti infortuni. Se gli arancioni hanno l’infermeria quasi vuota avendone giocate 34, può darsi che un po’ di merito sia anche della preparazione atletica. Proprio lo stato di forma potrebbe fare la differenza nel rush finale.