Il Tirreno

Pistoia

Dopo il voto

Elezioni in Toscana, a Pistoia la giunta vuol chiedere a Tomasi di restare sindaco fino al 2027

di Giancarlo Fioretti

	Alessandro Tomasi
Alessandro Tomasi

Oggi incontro con gli assessori. Sgueglia in pole per le prossime elezioni

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PISTOIA. Si terrà oggi un incontro straordinario fra il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e tutti gli assessori della sua giunta. Secondo molte indiscrezioni, saranno proprio loro a chiedere al candidato sconfitto alle regionali di rinunciare al suo seggio al consiglio regionale per poter continuare a guidare la città fino alla scadenza naturale del suo mandato prevista per il 2027.

Una vittoria di Alessandro Tomasi, o anche una sua onorevole sconfitta, non avrebbero provocato quelle fibrillazioni che invece stanno scuotendo tutti i partiti del centrodestra pistoiese. Non appena sono apparsi chiari i contorni della batosta (14 punti il distacco da Giani) e quando si è materializzata la certezza che il Pd, con il 39,64%, si è confermato ancora, dopo le Europee del 2024 il primo partito di Pistoia trainando il campo largo al 49,13 contro il 47,44% del centrodestra, nella giunta pistoiese è scattato lo stato di massima allerta.

Il timore è che un abbandono precoce di Tomasi metta a repentaglio la tenuta della maggioranza quando, in una finestra temporale compresa fra aprile e giugno del prossimo anno, si terrebbero le elezioni anticipate. Tomasi dunque presterà orecchio alle suppliche della sua giunta, che oggi gli implorerà di restare? Tomasi sa benissimo che lasciare adesso la guida della città altro non sarebbe che servirla in un vassoio d'argento al centro sinistra. Restando invece in sella, il sindaco potrebbe usare questi ultimi due anni di mandato per portare a compimento tutte quelle opere pubbliche che ancora mancano al coronamento del suo programma, congedandosi dai suoi elettori come il vero "sindaco del fare" e spianando così la strada al suo successore.

Tomasi infatti non è rieleggibile e la scoppola rimediata in Regione e, in parte, anche fra le mura domestiche, ha portato di stretta attualità il tema della sua successione politica. Il 4,96% rimediato a Pistoia da Forza Italia, lontana anni luce da un risultato a doppia cifra come non faceva mistero di aspirare, toglie virtualmente di mezzo l'ipoteca della vice sindaca Anna Maria Celesti da ogni pretesa di poter essere lei la candidata sindaco. Il 2,93 per cento ottenuto invece dalla Lega, relega di fatto questa formazione a un ruolo di comprimaria.

Tomasi quindi, restando a Pistoia, potrebbe circoscrivere la scelta del suo successore al perimetro del suo stesso partito, visto che Fratelli d'Italia in città è balzato al 32,07% dal 18,67 delle regionali del 2020, proseguendo la sua corsa anche rispetto al dato delle elezioni Europee del giugno del 2024, quando a Pistoia si attestò al 25,7%. Potrebbe così estirpare sul nascere la proposta degli alleati di iniziare un percorso di individuazione di un candidato civico, magari giovane e fuori dai partiti.

Quanto a lui, il mancato approdo in Regione potrebbe essere compensato da un seggio alla Camera, visto che Fratelli d'Italia può candidarlo tranquillamente nel suo listino regionale.

Dai risultati di queste regionali oltretutto Tomasi ha già avuto chiara indicazione sul fatto che sarà l'attuale assessore al Commercio Gabriele Sgueglia il prossimo alfiere del centrodestra. La scelta del candidato che Fratelli d'Italia cercherà di imporre agli alleati passava infatti dal risultato che avrebbero ottenuto la consigliera comunale di Pistoia Francesca Capecchi e l'assessora al Sociale del Comune di Agliana Greta Avvanzo. Francesca Capecchi godeva dell'appoggio di Gabriele Sgueglia mentre Greta Avvanzo era sponsorizzata dall'assessore all'Urbanistica Leonardo Cialdi, anche lui fra i papabili alla carica di sindaco. A scrutinio concluso, Francesca Capecchi ha avuto in provincia ben 4.436 preferenze mentre Greta Avvanzo si è fermata a 2.491. Gabriele Sgueglia ha quindi la strada spianata.


 

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