Il Tirreno

Pistoia

Lutto

Pistoia, addio a Mannelli: per anni è stato l’anima dell’orologio del Duomo

di Giancarlo Fioretti
Giuliano Mannelli (foto Gori)
Giuliano Mannelli (foto Gori)

Ogni giorno fino alla pensione saliva sul campanile per farlo funzionare: «Una persona davvero eccezionale»

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PISTOIA. Con la morte di Giuliano Mannelli si può davvero dire che “Big Ben” ha detto stop. Per tantissimi anni infatti, con passione e amore per la sua città, Mannelli ha azionato ogni sera il meccanismo che consentiva all'orologio di piazza Duomo di funzionare, dando così modo ai pistoiesi di conoscere sempre l'ora esatta, proprio come a Londra fa il più celebre Big Ben, l'orologio della torre di S. Walter del palazzo di Westminister, che svetta davanti al Tamigi.

Una volta andato in pensione circa 10 anni fa però, non fu trovato nessuno che volesse o potesse sostituirlo in questo incarico e da allora l'orologio è tristemente fermo. Sposato e padre di Alessio, suo amatissimo figlio, Giuliano Mannelli è stato per tantissimi anni uno storico volontario della Croce Rossa oltre che dipendente comunale. Dopo essere stato il custode del palazzo che adesso ospita la pretura in via XXVII aprile, nell'ex palazzo delle Stinche, fu trasferito ai cantieri comunali.

I ricordi

«Conobbi Giuliano quando entrai come semplice volontario nella Croce Rossa – dice di lui Giorgio Taffini, ex presidente della Croce Rossa di Pistoia – e mi resi subito conto che era una persona davvero eccezionale. Quando poi ebbe l'incarico di sovraintendere al funzionamento dell'orologio civico, si sentì caricato di una grande responsabilità nei confronti della sua città. Non trascurò mai questo compito, salendo sia d'estate che d'inverno nella postazione dove è ospitato il meccanismo. Lì, con perizia e pazienza, regolava i pesi che, con la sola forza di gravità, davano l'input al funzionamento dell'orologio».

Dopo il suo meritato approdo alla pensione, il meccanismo lateralmente si bloccò. «Ci fu un tentativo per riattivare questa tradizione. Il Comune infatti affidò ad altri questo compito ma alla fine, tutto è stato lasciato andare e ancora Pistoia attende che quell'orologio riparta». A riportare a galla il problema ha provveduto anni fa anche un gruppo Facebook, che ha avuto il merito di tenere alta l'attenzione su questo problema. Chissà se la morte del primo e ultimo custode dell'orologio possa stimolare un dibattito per trovare finalmente un suo degno erede. Chi vorrà dargli l'ultimo saluto potrà farlo martedì 7 ottobre alle 15 alla chiesa della Vergine.

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