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Stipendi e sanità

Pistoia, i medici più ricchi: quanto prendono - La classifica

di Alessandro Pattume

	I medici Pasquale Florio,  Antonio Sarno e Sandro Giannessi
I medici Pasquale Florio,  Antonio Sarno e Sandro Giannessi

Il “paperone” è Sarno. Il direttore guadagna 327mila euro

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PISTOIA. È il direttore del reparto di Otorinolaringoiatria Antonio Sarno il Paperon de’ Paperoni dell’ospedale San Jacopo di Pistoia. Nel 2024 il suo compenso ha superato abbondantemente i trecentomila euro (327 mila).

La cifra tiene conto di tutti i premi previsti: il compenso fisso, la retribuzione variabile e quella di risultato, così come il calcolo di premialità e risultati di anni precedenti.

Soprattutto però tiene conto dell’attività intramoenia che in molti casi da sola vale più dello stipendio base. Nel caso del direttore di Otorino è valso molto di più (203 mila euro) della retribuzione fissa che si assesta intorno ai 120 mila euro. I dati sono stati estratti dall’ultimo report sui compensi dei primari pubblicato dall’Asl Toscana Centro. In dettaglio, volendo stilare una classifica dei compensi dei direttori del San Jacopo, bisogna guardare proprio all’attività intramoenia e cioè alla libera prestazione professionale che i medici di una struttura pubblica svolgono a pagamento e a totale carico dell’assistito.

In questa voce rientrano anche le richieste che l’azienda sanitaria stessa fa ai medici per integrare l’offerta pubblica e alleggerire così le liste d’attesa.

Il direttore di Ostetricia e Ginecologia Pasquale Florio soffia per meno di diecimila euro (236 mila euro) la seconda piazza a Michele Marzocco, direttore del reparto di Urologia (226 mila).

E pensare che è proprio quest’ultimo, nel 2024, ad aver incassato più dall’attività intramoenia (99 mila euro) , ma il direttore di Ostetricia, con 97 mila euro derivanti dall’attività intramoenia, allunga con i 15 mila euro risultanti dai compensi variabili. Sopra i 200 mila euro di retribuzione c’è anche il direttore di Neurologia Gino Volpi.

A fare la differenza, anche in questo caso, i 75 mila euro derivanti dall’attività intramoenia. Subito dietro, a 192 mila euro di retribuzione con 46 mila dall’intramoenia e quasi 19 mila dalla voce “compensi variabili”, si attesta il direttore di Chirurgia Generale Sandro Giannessi. Se lasciamo da parte i principi dell’intramoenia, le altre retribuzioni prese in esame si attestano tutti sotto i 160mila euro.

Subito dietro i primi cinque viene Alessandro Capitanini, direttore di Nefrologia e Dialisi, con 159 mila euro di cui 36 mila proveniente dall’attività intramoenia. Segue il direttore di Anestesia e Rianimazione con una retribuzione di 156 mila euro.

In questo caso siamo di fronte a due estremi: i compensi minori, tra quelli presi in esame, per quanto riguarda l’attività intromoenia – appena 500 euro – e quelli maggiori derivanti dalla voce “compensi variabili” (35 mila).

La prima donna in classifica è invece la direttrice del reparto di Geriatria Elisabetta Tonon. Con una retribuzione nel 2024 di 141 mila euro, frutto anche di quasi 19 mila euro risultanti dall’attività intramoenia, si colloca appena prima di Letizia Vannucchi, responsabile del reparto di Radiologia, che ha chiuso il 2024 con una retribuzione di 132 mila euro.
 

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