Pistoia, dehors più sobri in centro aspettando le nuove regole
Sgueglia: «Le aree prospicienti ai locali sono una risorsa centrale, ma non devono essere troppo invasivi nel loro stile»
PISTOIA. «I dehors devono essere sempre una prospicenza dei locali senza diventare l’elemento caratteristico della città o di una sua parte. Questo perché quando sono troppo invasivi snaturano il senso stesso della sua vivibilità». Dunque a proposito dei volumi aggiuntivi degli esercizi commerciali la parola d’ordine per l’assessore al commercio Gabriele Sgueglia è una soltanto: sobrietà. Una condizione che viene ritenuta irrinunciabile soprattutto per una città come Pistoia, che da anni strizza l’occhio ai grandi flussi turistici che si muovono sull’asse Firenze-Lucca-Pisa. Quello che a Pistoia si vuole assolutamente evitare, come fa capire l’assessore Sgueglia, è che luoghi iconici come il centro storico diventino una sorta di villaggio commerciale a cielo aperto, con le nuove costruzioni semoventi che vadano a impattare pesantemente sul profilo architettonico di una città dall’anima medioevale come Pistoia. Malgrado ciò è innegabile che a Pistoia il grande balzo in avanti del settore dei pubblici esercizi e della ristorazione in particolare abbia avuto nei dehors un valido supporto. Aumentando di fatto la volumetria di un locale e proiettandola all’esterno, in molti casi si è permesso ai turisti di consumare ai tavoli godendosi le bellezze di una città il cui turismo viene ancora ritenuto a misura d’uomo.
«Questa giunta - prosegue l’assessore Sgueglia - valuta i dehors una risorsa assolutamente centrale per il commercio ed è per questo che abbiamo sempre cercato di tenere in massima considerazione quelli del centro storico, favorendo una convivenza con i banchi dei mercati settimanali». La recente notizia della sospensione per la procedura di rinnovo delle concessioni e autorizzazioni di suolo pubblico per i dehors, prorogando al contempo le concessioni già in essere, è stata assunta dal Comune di Pistoia in attesa della nuova normativa nazionale che detti regole chiare e uniformi in tutto il territorio nazionale. Quelle in vigore fino al 31 dicembre dl 2025 resteranno quindi valide e niente impedirà ad altri operatori di chiedere nuove concessioni anche al di fuori della finestra temporale che va dal primo settembre al 31 ottobre, utilizzata per le istanze di questo tipo. In questo caso, dal Comune fanno notare che i tempi di rilascio potrebbero superare la fine del’anno e che la durata delle nuove concessioni dipenderà dalla futura disciplina della materia.
«Abbiamo inteso attendere questa nuova normativa nazionale - conclude l’assessore Gabriele Sgueglia - per non essere poi obbligati a far rinnovare di nuovo agli operatori le concessioni». Pistoia ha del resto dettato di recente le linee guida per queste strutture, redatta peraltro in stretta sinergia con la Sovrintendenza che non ha mai fatto mancare il suo parere. Lontana dall’overturism ma desiderosa comunque di accrescere il suo appeal turistico, Pistoia è quindi ben consapevole di non poter chiudere le porte ad accorgimenti come i dehors. Un discorso a parte varrà poi dai tempi delle nuove concessioni. In questo caso si dovrà vedere se le tempistiche stabilite a livello locale, a Pistoia come altrove, coincideranno con quelli della normativa nazionale che vedrà la luce a breve.