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Pistoia Basket, il sogno di una cittadella dello sport. Cos'è e dove sorgerebbe

Pistoia Basket, il sogno di una cittadella dello sport. Cos'è e dove sorgerebbe

L’obiettivo: più posti al PalaCarrara e palestre nell’area limitrofa

04 luglio 2024
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PISTOIA. Di una cittadella del basket intorno al PalaCarrara si parlava già una decina di anni fa. E quella che la nuova proprietà americana del Pistoia Basket, presieduto da aprile da Ron Rowan, sogna per l’area intorno al palazzetto di via Fermi, in fondo non è che una cittadella del basket.

Ma a disposizione della comunità negli impianti limitrofi che si conta di poter realizzare. Così afferma il direttore generale della società, Ettore Saracca. L’area attigua è quella costituita dai terreni che circondano il PalaCarrara sia in direzione di via Buraccia e Pacinotta sia in direzione del centro cittadino.

Il confronto è aperto, dunque. Sia con il Comune, proprietario del PalaCarrara, sia con la Regione, per monitorare la disponibilità all’aiuto nel reperimento di fondi.

Qualcosa si muove

Intanto qualcosa si muove. Come annunciato dal direttore generale in una conferenza stampa la scorsa settimana il 10 luglio (o al più tardi qualche giorno dopo e comunque entro fine mese, ribadisce l’assessora all’impiantistica sportiva Alessandra Frosini) partiranno i lavori di sostituzione del parquet.

Poi, a cavallo tra il 2025 e il 2026, sarà installato l’impianto di condizionamento, grazie agli 800mila euro finanziati dalla Regione Toscana con il Fondo sviluppo e coesione. E poi c’è la partita dell’ampliamento del PalaCarrara. Uno dei nodi cruciali del progetto, insieme agli impianti limitrofi da costruire. Si tratterà di un ampliamento, impensabile pensare a un palazzetto ex novo. Con la capienza che potrebbe passare dai poco meno dei 4mila posti attuali ai 6mila auspicati dalla società e ipotizzati durante la presentazione della nuova proprietà americana.

«Non mi sbilancio sulla capienza – precisa Saracca – Nessuno, a oggi, sa quale sia il progetto tecnico che potrà essere messo in piedi. Sono in atto, questo sì, le prime interlocuzioni con Comune e Regione. Chiediamo un tavolo tecnico di approfondimento».

Il direttore generale conferma che «le aree di proprietà comunale attigue al palazzetto potrebbero essere messe a servizio di tutta la comunità». Con cosa, chiediamo? «Due palestre, intanto».

Per la prossima stagione agonistica la società ha fatto richiesta che tutte le squadre del settore giovanile possano allenarsi al PalaCarrara, dopo essere state sempre itineranti fra le palestre cittadine e Montale. Ma il progetto è più ampio e abbraccia anche l’ipotesi di impianti sportivi a disposizione della città.

Cosa c'è in programma

Tornando ai lavori previsti al PalaCarrara, quello del nuovo parquet è in fase di partenza. «Dopo il sopralluogo dei tecnici – spiega l’assessora Frosini – abbiamo deciso di sostituirlo, anziché procedere con rifacimenti a pezzi e bocconi. Ma la società avrà a disposizione il palazzetto prima dell’inizio della stagione». Una rassicurazione che Frosini si sente di poter dare, dopo che lo scorso anno lavori al parquet andati oltre i tempi previsti hanno costretto i biancorossi a iniziare la preparazione al PalaMelo di Quarrata.

«Sulla capienza – prosegue Frosini – ci saranno altri incontri. Siamo disponibili a ulteriori migliorie, chiaramente nel rispetto delle normative. Stiamo valutando con gli uffici impiantistica e promozione sportiva».

Le esigenze della squadra

Il Pistoia Basket si mette sulla lunghezza d’onda della disponibilità al colloquio. Chiarendo alcuni concetti: «Il nostro intento è velocizzare il più possibile il progetto legato all’impiantistica sportiva – sostiene Saracca – Il PalaCarrara non risponde alle attuali esigenze di una squadra di serie A che può essere chiamata a giocare in competizioni europee. Quest’anno ci era stato chiesto di partecipare a due competizioni, ma abbiamo ritenuto opportuno declinare. Il PalaCarrara è un impianto inaugurato a fine anni ’80, partito per ospitare 5mila persone e che la commissione pubblico spettacolo ha portato a poco più di 3.800. Il punto – afferma il diggi – è che Pistoia è l’unica squadra toscana in serie A. I nostri dati sul pubblico ci dicono che quest’anno il 35% degli spettatori sugli spalti veniva da fuori Pistoia». In minima parte i tifosi della squadra avversaria, più semplicemente appassionati di basket delle città limitrofe che sceglievano di assistere a una partita di serie A.

 

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