Il Tirreno

Pistoia

Il mega fiore

Agliana, Cesare coltiva un girasole di quasi cinque metri e mezzo e si aggiudica il record italiano


	Cesare Alfonso Iannotta con il suo girasole e mentre riceve il premio a Sale Marasino
Cesare Alfonso Iannotta con il suo girasole e mentre riceve il premio a Sale Marasino

Cesare Alfonso Iannotta ha coltivato l’esemplare vincente nel suo orto della Ferruccia per poi trasportarlo con un camion sulle rive del lago d’Iseo e partecipare alla sfida

3 MINUTI DI LETTURA





AGLIANA. Con il suo girasole alto 5 metri e 46 centimetri, coltivato nell’orto della propria abitazione, alla Ferruccia di Agliana, Cesare Alfonso Iannotta ha conquistato il nuovo record italiano di questa specialità, frantumando il precedente di 5 metri e 37.

Il record è stato registrato al Club Sale in zucca, a Sale Marasino, località della provincia di Brescia sulle rive del lago d’Iseo, dove l’8, il 9 e il 10 settembre si è tenuta la sfida nazionale della zucca. Cesare Alfonso Iannotta, che negli anni scorsi si è distinto anche in questa competizione, ottenendo zucche che pesavano oltre 1.110 chili, quest’anno ha voluto cambiar genere. E la sua intuizione è stata premiata.

Originario di Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento, il paese di cui è originario anche l’ex sindaco di New York Warren De Blasio, Cesare Alfonso Iannotta si è trasferito da qualche anno nel comune di Agliana, dove poi si è. . . radicato. La passione per il giardinaggio e l’orticoltura fa parte anche della sua sfera lavorativa, visto che da tempo è impiegato all’Istituto agrario-alberghiero Datini di Prato, dove, da qualche anno, gli studenti possono cimentarsi in percorsi di studi che abbinano l’ospitalità alberghiera e la coltivazione della terra.

Il seme che gli ha consentito di vincere la competizione, non è un seme qualunque, di quelli cioè che tutti possono acquistare in un consorzio agrario o in un negozio seppur specializzato.

«Si tratta – spiega – di semi particolari, sviluppati di norma negli Stati Uniti oppure in Canada dopo un lungo processo di sperimentazione. Questi semi danno origine a prodotti ornamentali che, di norma, non vengono immessi nella catena dell’alimentazione umana. Io ho acquistato, nel marzo dello scorso anno, a un’asta telematica canadese, una quindicina di questi semi dalle altissime potenzialità. Venivano venduti a lotti di tre o quattro, e ogni lotto aveva un prezzo oscillante fra i 40 e i 50 euro».

Una vota ricevuti i semi, Cesare Alfonso Iannotta ha provveduto a farne germogliare alcuni e, in seguito, ha scelto quello su cui puntare tutte le proprie possibilità di vittoria.

«Col passare dei giorni – racconta – la piantina ha iniziato la sua corsa verso l’alto. A un certo punto sono stato costretto a costruirle un’apposita impalcatura per evitare che si potesse spezzare. Quest’accorgimento è stato davvero provvidenziale perché, quando a fine agosto sono andato in villeggiatura, un temporale particolarmente violento si è abbattuto su Agliana. La pianta, che aveva già superato i 5 metri, così non si è rotta e io ho potuto partecipare alla gara. Se si fosse rotta la mia partecipazione sarebbe stata impossibile, perché non erano ammessi esemplari danneggiati».

Per poterla esibire al concorso è stato necessario trasportarla con tutte le cautele necessarie.

«Il mio girasole non era certo un tipo di pianta da potersi trasportare in auto – conferma – Così, mi sono avvalso della collaborazione di un mio amico che possiede un camion dotato di un ampio cassone per il carico. Lì, adagiato e fasciato, il mio girasole è stato trasportato a Sale Marasino, dove mi ha consentito di stabilire il record italiano».

Per il futuro, quest’amante della natura e delle sfide impossibili si augura di poter migliorare il suo record: «In primavera ci riproverò. Ormai ci ho preso gusto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Il disastro
La tragedia

Esplosione a Calenzano: i morti sono cinque, i nomi e le storie. Si indaga per omicidio colposo plurimo

di Luca Barbieri e Tommaso Silvi
Sportello legale