Pistoia, nel mega-murale la storia della Casa del popolo
Il circolo di Bottegone apre le sue porte ad anziani e giovani grazie ai progetti di socializzazione finanziati dalla Fondazione
PISTOIA. Generazioni differenti possono condividere gli stessi spazi seppur svolgendo attività diverse? È questa la scommessa della Casa del popolo di Bottegone, che, grazie a due progetti di inclusione finanziati dalla fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, sta già coinvolgendo giovani e meno giovani nella vita sociale del circolo. I due progetti sono stati illustrati ieri alla presenza di Paola Bellandi, in rappresentanza della Fondazione Caripit, e della presidente provinciale dell’Arci Pistoia, Silvia Bini, che sta affiancando il circolo in questa sua realizzazione.
Grazie al bando “Socialmente” (5.850 gli euro arrivati dalla Fondazione su un costo totale di 6. 500) è stato possibile realizzare il progetto “La Sala del sorriso”, creato per combattere l’isolamento degli anziani. Fra le attività proposte, i corsi di ginnastica dolce, che si svolgono il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì nella fascia oraria mattutina (per informazioni telefonare al 377 9015296). Poi, tutti i mercoledì dalle 14,30 alle 19, il pomeriggio danzante con ingresso libero. Mentre il lunedì e il martedì, dalle 15,30 alle 17 e dalle 17,30 alle 19, un corso pratico per l’uso del computer e dello smartphone (prenotazioni, Emanuele al 339 808 6143).
Molto soddisfatto per la risposta che stanno riscuotendo queste iniziative è il presidente della Casa del Popolo, Matteo Giusti. «Dopo il Covid era assolutamente necessario far di nuovo uscire gli anziani da casa, favorendone una nuova socializzazione – spiega – Tutte e tre le attività proposte sono nell’ottica della loro partecipazione attiva al mondo che li circonda e possono benissimo integrarsi fra loro».
Attualmente, i corsi di ginnastica sono frequentati da circa 60 persone, come quelli informatici. Il mercoledì in oltre cento si presentano al circolo per danzare o semplicemente per stare insieme.
Ad affiancarsi alla ritrovata vitalità dei ragazzi di un tempo, c’è poi la voglia di crescere dei ragazzi di oggi, intercettata dal progetto “We care, Bottegone ci stai a cuore”, finanziato con 8.500 euro dalla Fondazione Caripit su un totale di 17mila.
«È un progetto – puntualizza Matteo Giusti – che unisce due aspetti tipici della cultura giovanile: le musicalità rap e hip hop e i murales. Sabato 27, alle 18, si terrà una conversazione hip hop con il ricercatore Antonio Sofia e con alcuni giovani autori del quartiere. Dopo l’apericena delle 19,30, alle 21,15 inizierà una jam session con alcuni rapper emergenti. Domenica 28 sarà invece la volta del laboratorio di street art per bambini e ragazzi a cura dell’associazione “Art in the park”, che da alcune settimane sta realizzando un murale sulla parete laterale del circolo. Il dipinto, in cui è il rosso il colore che prevale, raffigura al centro il sindaco Francesco Toni, che emerge da una pellicola cinematografica che raffigura nei suoi fotogrammi tutte le attività proposte dal circolo dalla sua fondazione a oggi: vuole innanzi tutto ricordare che, nel lontano 1954, anno della sua nascita, il circolo era anche e soprattutto un cinema, che offriva anche in periferia la possibilità di vedere importanti film».
© RIPRODUZIONE RISERVATA