Tagli ai bus, 800mila km in meno. Comune e provincia: «Lavoriamo per ridurre i disagi»
Prevista una sforbiciata del 16% alle corse in provincia
PISTOIA. Per chi prende l’autobus non ci sono buone notizie in questo 2023 da poco iniziato. Perché all’orizzonte si profila un drastico taglio dei chilometri percorsi dai bus di linea sul territorio della provincia di Pistoia: siamo nell’ordine degli 800mila km, a fronte degli oltre 5 milioni di km totali attualmente garantiti. Si tratta di un taglio del 16%. Della questione se ne parlerà nel consiglio provinciale di oggi, dove è in discussione una interrogazione presentata dai consiglieri Francesca Capecchi, Andrea Tonarelli e Lorenzo Vignali.
«Non sarà certamente toccato il trasporto scolastico, che resterà invariato – spiega la delegata al trasporto pubblico della Provincia di Pistoia, Lisa Amidei – si procederà a una ridefinizione delle linee con un’analisi sul numero dei passeggeri. Maggiori indiziati per una riduzione sono le aree interne e montane, come la Svizzera Pesciatina, la Montagna Pistoiese e le frazioni più collinari dei vari comuni. Noi siamo impegnati nel rimodulare il servizio senza lasciare zone abbandonate, tutta la provincia dovrà continuare ad essere servita dai bus».
La diminuzione delle corse comunque ci sarà, a discapito dei cittadini. Provincia e Comuni dovranno in qualche modo cercare di limitare i disagi: «Siamo in una fase di coprogettazione e di incontri tra le varie amministrazioni, disponibili a mettere ulteriori risorse proprie per assicurare delle tratte – va avanti Amidei, sindaca di Larciano – l’ipotesi è quella di indire una gara d’appalto a livello territoriale per sopperire alle mancanze che ci saranno (la cosiddetta gara a “domanda debole”, ndr). L’idea è anche quella di introdurre delle corse a chiamata: quando insomma c’è una esigenza particolare di un gruppo di cittadini, l’autobus verrà inviato per quel particolare tragitto».
La sforbiciata ai chilometri dovrebbe essere effettiva con il prossimo autunno, salvo proroghe. Ed è una prospettiva prevista nella maxi gara regionale del 2012 sul trasporto pubblico locale, vinta nel 2014 dal colosso francese Ratp con la società Autolinee Toscane, che dopo una lunga battaglia legale ha preso servizio effettivo da poco meno di un anno e mezzo.
Solo che le necessità del 2012 non sono quelle di oggi, viste anche le linee di indirizzo imposte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dall’Unione Europea, che intende favorire la mobilità pubblica e sostenibile. Col taglio annunciato ai bus, la direzione però sembra tutt’altra. «Per questo è in corso l’analisi sul territorio, con tutti i Comuni che hanno inviato le proprie esigenze per cercare di ridurre al minimo i disagi per i passeggeri», sottolinea la delegata provinciale al trasporto pubblico.