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Emergenza climatica

«Aiuti anche a hotel e ristoranti», la richiesta per l’assenza di neve

di Carlo Bardini
Alessandro Barachini
Alessandro Barachini

Dopo i gestori degli impianti, le altre imprese dell’Abetone si fanno avanti con un documento

07 gennaio 2023
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ABETONE. Non solo aiuti economici a fondo perduto agli impiantisti in caso in cui nelle località turistiche invernali non nevichi, ma anche contributi diretti alle imprese turistiche localizzate nei comuni dove insistono impianti di sci e ai lavoratori stagionali. Richieste che sono confluite in un documento che arriverà sui tavoli della Regione Toscana e stilato da alcuni esercenti di Abetone. Tutto è partito dalla patria di Zeno Colò ma è chiaro che tali richieste, se accolte, interessino tutte le realtà toscane delle varie stazioni sciistiche.

Fautore di questa iniziativa è stato Alessandro Barachini, ex sindaco del Comune di Abetone-Cutigliano e collaboratore della moglie che possiede un negozio di articoli sportivi. «Negli ultimi decenni si sono finanziate con contributi a fondo perduto, sia per investimenti che in conto esercizio, le società che sono proprietarie e gestiscono gli impianti di risalita. La ragione per cui vengono finanziate è che tali aziende in inverno servono da volano per tutta l’economia dell’alta montagna. Quest’anno le cose sono andate drammaticamente in modo diverso». «La chiusura delle piste da sci-va avanti Barachini- ha lasciato a zero gli incassi di molte realtà, e molte persone senza lavoro. Quindi siamo certi che dovranno necessariamente essere trovate delle risorse da destinare ad aiuti per tutto il resto delle attività economiche che in inverno basano i propri ricavi sul turismo bianco e ci vuole un intervento diretto per i lavoratori stagionali». Alessandro Barachini pensa, per citare solo alcune attività , a hotel Regina, bar Lupo Bianco, bar Chalet, bar ristorante La Posta, Grog, B&B Chalet, Milianti Sport, alcuni maestri di sci e diversi lavoratori stagionali che al momento sono senza impiego. E prosegue Barachini: « Cerchiamo di evitare i macroscopici errori del recente passato quando, a seguito della chiusura degli impianti a causa del Covid, la Regione Toscana ha lasciato a bocca asciutta gran parte di queste attività sbagliando clamorosamente i criteri di distribuzione delle risorse ricevute dal governo a titolo di ristoro per le aziende. A tal fine ho preparato un documento che servirà al gruppo Lega in Regione per la presentazione di un atto la prossima settimana». «Faccio presente-conclude- che la tempistica degli interventi deve essere rapida e attenta a destinare le risorse a chi veramente ha subito danni dalla mancanza di neve». Nel documento si precisa che per quanto riguarda le aziende, avranno diritto solo quelle il cui ammontare del fatturato e dei corrispettivi dal primo dicembre 2022 al 31 gennaio 2023 sia inferiore di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo passato, e che gli stagionali abbiano un contributo di mille euro al mese per due mensilità riconosciuto a tutti coloro che lo scorso inverno avevano un contratto a tempo determinato nelle aziende che operano nel settore del turismo bianco.


 

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